Due escursionisti di 37 anni provenienti dalla provincia di Napoli sono attualmente dispersi nella zona montuosa tra Campitello Matese e Roccamandolfi, in Molise. I carabinieri della stazione di Bojano hanno ricevuto la segnalazione della loro scomparsa e hanno immediatamente attivato i protocolli di emergenza contattando il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico , che ha inizialmente avviato le operazioni di soccorso insieme ai Vigili del Fuoco di Campobasso. Le autorità sono mobilitate per garantire la sicurezza degli escursionisti e per riportarli a un ambiente sicuro.
L’escursione che ha preso una piega inaspettata
I due escursionisti avevano programmato una giornata di trekking sul Monte Miletto a partire da Campitello Matese, una località nota per le sue bellezze naturali e i sentieri panoramici. Purtroppo, in un momento di distrazione o disorientamento, hanno smarrito il percorso segnato e, rendendosi conto della situazione pericolosa in cui si trovavano, hanno chiesto aiuto. Questa decisione è stata cruciale, poiché ha avviato un’immediata mobilitazione delle forze di soccorso.
La geolocalizzazione della posizione è risultata fondamentale. Grazie al sistema SMS Locator, gestito dalla Centrale GeoresQ del Cnsas, è stato possibile identificare con precisione la località in cui si trovavano i due escursionisti. Questo sistema è progettato per facilitare le operazioni di soccorso, specialmente in aree remote e montagnose, dove le comunicazioni possono essere sporadiche o difficili da gestire.
Operazioni di soccorso in corso: le tecniche adottate
L’intervento del Cnsas e dei Vigili del Fuoco si è attivato rapidamente, con una squadra specializzata che ha iniziato a raggiungere i dispersi a piedi. Gli uomini del soccorso alpino sono addestrati per affrontare le sfide che si presentano in contesti montani, inclusi terreni impervi e condizioni meteorologiche variabili. Ogni operazione viene pianificata con attenzione per garantire la sicurezza sia dei soccorritori sia delle persone in difficoltà .
Nel caso specifico, le condizioni del terreno e le ore di luce disponibili sono componenti critiche per le tempistiche dell’intervento. La difficoltà del piano escursionistico, unita al fatto che i due uomini non avevano preparato per un’eventuale notte all’aperto, rende le operazioni ancora più urgenti. Il Cnsas sta mobilitando risorse e tecnologie avanzate per accorciare i tempi di attesa.
In situazioni simili, è vitale mantenere la calma e seguire le indicazioni ricevute dai soccorritori. Molte volte, gli escursionisti in difficoltà possono trovarsi in situazioni estremamente stressanti, ma seguire le procedure corrette, come comunicare chiaramente la propria posizione, può facilitare il lavoro delle squadre di soccorso.
Un appello alla prudenza per gli escursionisti
La scomparsa di questi due escursionisti mette in evidenza l’importanza di seguire le precauzioni durante le attività all’aperto, soprattutto in aree montuose. La preparazione è fondamentale: prima di intraprendere un’escursione, è sempre consigliabile informarsi sulle condizioni meteorologiche, portare con sé mappe dettagliate e apparecchiature di navigazione, oltre a comunicare sempre il proprio itinerario a qualcuno di fiducia.
Con la crescita del turismo escursionistico in Italia, aumenta anche la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a comportamenti sicuri e responsabili in natura. Le operazioni di soccorso possono essere lunghe e complesse, e ogni misura di prevenzione può contribuire a evitare situazioni di emergenza. In attesa di novità sul recupero dei due escursionisti dispersi, le autorità competenti continuano a monitorare e gestire l’intervento delle squadre di soccorso, sperando in un esito positivo.