L’EA7 Milano, dopo la sconfitta con l’Olympiacos in Eurolega, ha vissuto un momento di intensa analisi. L’allenatore ha messo a fuoco diversi aspetti della partita, dal rendimento dei giocatori a situazioni arbitrali che meritano attenzione. In una competizione così prestigiosa, come la coppa europea, ogni dettaglio può fare la differenza. Le parole del coach dell’EA7 sono un invito a riflettere e a lavorare su ciò che è emerso.
La sfida contro l’Olympiacos è stata definita dal tecnico una gara combattuta, rimarcando la solidità dell’avversario, spesso presente nelle Final Four. Ha affermato: “Congratulazioni a loro”, riconoscendo il valore della squadra avversaria e l’intensità necessaria per competere ad alti livelli. Un aspetto importante emerso dall’analisi è che, nonostante la sconfitta, ci sono stati momenti positivi, ma anche tante situazioni in cui l’EA7 avrebbe potuto migliorare.
Il coach ha messo in evidenza che molti, osservando il risultato finale, si concentrano sul “l’ultimo possesso”. Certamente quel momento è significativo, ma il tecnico ha voluto sottolineare che ci sono state molteplici occasioni in cui la squadra programmata avrebbe potuto agire in modo più efficiente. La lucidità e la capacità di gestire i momenti chiave sono state identificate come aree da approfondire. Con giocatori giovani e meno esperti, la squadra deve imparare a mantenere la calma nei frangenti di gioco più caldi, cruciali per il risultato finale.
Un elemento che ha sorpreso durante la conferenza è stata la riflessione sulla gestione arbitrale. Il coach ha dichiarato che negli ultimi sei anni non ha mai fatto commenti sugli arbitri, mantenendo un profilo sempre professionale. Tuttavia, ha evidenziato come le decisioni prese durante la partita, in particolare nei momenti critici, abbiano influito sul morale e sulla performance della squadra.
In una situazione precedente con il Bayern, ad esempio, Mirotic ha riconosciuto di aver toccato il pallone, e questa ammissione ha evitato l’utilizzo di un challenge, dimostrando un buon spirito sportivo. Ma nella gara contro l’Olympiacos, il giocatore è stato trattato come un “rookie”, un’esperienza che ha influito sulla sua prestazione. Questo ha portato il tecnico a constatare che a volte l’EA7 è stata trattata in modo diverso rispetto a squadre più esperte. La mancanza di esperienza in situazioni di alta pressione è emersa come una delle difficoltà che la squadra sta affrontando, con un invito a trovare modi per gestire meglio tali circostanze.
Dopo una sconfitta così delicata, il focus del coach è chiaramente sulla crescita e sul miglioramento del gruppo. Ha evidenziato che ci sarà un lavoro intenso su come affrontare momenti di tensione. La mancanza di lucidità, unita alla necessità di rallentare il ritmo in alcune fasi del gioco, sono state sottolineate come aree chiave da sviluppare.
Con alcune modifiche strategiche e un maggiore controllo emotivo nelle situazioni difficili, l’EA7 punta a rafforzare il suo gioco per affrontare al meglio le prossime sfide in Eurolega. L’allenatore ha espresso ottimismo, affermando che il rinnovamento della squadra porterà risultati. Il cammino è lungo e complesso, ma la determinazione a migliorarsi rimane forte. La consapevolezza di dover lavorare insieme, sull’aspetto mentale e tecnico, creerà una base solida per il futuro. La squadra, con un amore per il gioco e un forte spirito di squadra, saprà come rispondere alle sfide che arriveranno.