A pochi giorni dall’importante appuntamento elettorale, il mondo dello sport si mobilita in attesa della scelta del nuovo presidente del Comitato Olimpico Internazionale . Il 20 marzo, a Costa Navarino in Grecia, sette candidati si contenderanno la guida dell’organizzazione dopo la decisione di Thomas Bach di non prolungare il suo mandato oltre il 2025. Un’esame per il futuro dello sport globale che si concretizzerà in un ‘esame orale’ in videoconferenza per presentare i programmi.
Tra i sette contendenti, figurano nomi di grande prestigio nel panorama sportivo internazionale. Spicca David Lappartient, presidente della Federazione Ciclistica Internazionale e già membro del Cio. Lappartient ha dedicato parte della sua carriera a promuovere l’inclusività e le pratiche sostenibili nel ciclismo, un tema sempre più centrale nell’ambito olimpico.
Al suo fianco, Sebastian Coe, due volte medaglia d’oro olimpica nei 1500 metri, nonché presidente dell’International Association of Athletics Federations . Coe è noto per il suo grande impatto nel rinnovamento delle Olimpiadi di Londra nel 2012, e punta sulla valorizzazione dell’atletica e delle discipline sportive tradizionali.
Non da meno, Kirsty Coventry, una delle nuotatrici più decorate della storia olimpica. La zimbabwana ha fatto della sua carriera sportiva un manifesto per la parità di genere nello sport, rappresentando un simbolo delle nuove generazioni di atleti. A questi si uniscono le figure di Morinari Watanabe, presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica, e Johan Eliasch, presidente della Federazione Internazionale dello Sci, entrambi con un bagaglio di esperienze significative nella gestione sportiva a livello globale.
Infine, il principe Feisal Al-Hussein, figlio dell’ex re di Giordania, e Juan Antonio Samaranch Jr, erede della storica famiglia legata al Cio. Entrambi i candidati portano con sé una forte eredità familiare e una visione moderna per il futuro del movimento olimpico.
Domani, i candidati si presenteranno per un ‘esame orale’, una fase cruciale in cui dovranno esporre le proprie visioni e strategie per il futuro del Cio. Sebbene l’evento si svolgerà a porte chiuse, i dieci minuti di fronte alla stampa offriranno l’opportunità di capire come ciascun candidato intenda affrontare le problematiche complesse del mondo sportivo odierno.
L’esame si configura come un momento decisivo in un contesto in cui il Cio affronta sfide globali quali la sostenibilità, l’inclusione e la gestione dei diritti degli atleti. Tuttavia, la presenza di candidati con esperienze diversificate in ambiti vari potrebbe significare nuove direzioni e approcci per il comitato.
La convergenza di esperienze sportive e di leadership tra i vari contendenti dovrebbe stimolare un confronto che vada oltre il tradizionale modus operandi del Cio. Le aspettative crescono, e con esse la volontà di ripensare e riprogettare il futuro delle Olimpiadi, soprattutto dopo le polemiche e le sfide affrontate nel corso degli ultimi anni.
Il cambiamento di leadership arriva dopo un’era di relative stabilità sotto la presidenza di Thomas Bach, che ha sempre cercato di mantenere le Olimpiadi in primo piano nonostante le insidie emergenti come la pandemia da Covid-19. Le elezioni di marzo a Costa Navarino rappresentano un vero e proprio punto di svolta, in quanto si diversificano sensibilmente rispetto alle elezioni del 2021, dove Bach era l’unico candidato.
La presenza di una vasta gamma di candidati consentirà una discussione vivace e articolata sulle direzioni future del comitato, e offre una rara opportunità di analizzare le visioni contrastanti all’interno del movimento olimpico. Ogni candidato è espressione di diverse esperienze e origini pervasive nella comunità sportiva, e potrebbe segnare un importante passo verso l’evoluzione del Cio.
Il tempo avanza e l’attenzione del mondo dello sport è puntata su Costa Navarino. Gli enti sportivi, gli atleti e le federazioni abbandonano le loro certezze in attesa di scoprirne le nuove direzioni strategiche attraverso le parole e i progetti dei sette candidati, un momento che promette di riscrivere le pagine della storia olimpica.