In un contesto di particolare urgenza, i volontari e le associazioni animaliste di Napoli si stanno mobilitando per salvare i gatti che abitano le Vele di Scampia, minacciati dalle imminenti demolizioni. Con l’avanzamento del programma di abbattimento degli edifici, le operazioni di recupero degli animali diventano cruciali per garantire la loro sicurezza e il loro benessere. Diverse organizzazioni, tra cui la Lega Anti Vivisezione , hanno lanciato appelli alle autorità locali affinché venga sospesa la demolizione fino a quando non sarà assicurato un piano di salvataggio completo per i felini.
La corsa contro il tempo per salvare i gatti
Nelle Vele di Scampia, storiche costruzioni simbolo di una Napoli complessa e problematica, un gruppo di volontari si sta dedicando giorno e notte a recuperare gli animali che vi dimorano. Con la demolizione imminente della Vela Rossa e della Vela Gialla, la situazione è diventata critica. Gaia Amendola, coordinatrice regionale di ANPANA, avverte che molti gatti che attualmente trovano rifugio in queste strutture saranno abbandonati se non vengono messe in atto tempestive azioni di salvataggio.
Le operazioni di recupero sono svolte in ambienti non idonei, tra case abbandonate e corridoi vuoti, dove i gatti si rifugiano in cerca di sicurezza. I volontari intervengono con attrezzature specifiche e metodi di cattura sicuri per assicurarsi che gli animali non subiscano ulteriori traumi. Nonostante gli sforzi, la stima sul numero di gatti ancora da recuperare è allarmante: si parla di circa un centinaio di animali.
Questa situazione di emergenza richiede un’organizzazione meticolosa e un continuo scambio di informazioni tra le varie associazioni coinvolte. I volontari riescono a collaborare con il Comune di Napoli e le strutture veterinarie locali, ma le risorse sono limitate e la veloce avanzata degli abbattimenti pone un grande ostacolo al loro lavoro quotidiano.
Risultati e progressi nei salvataggi
Il lavoro di recupero dei gatti offre risultati incoraggianti, nonostante le sfide. Attualmente, sono stati già catturati e sterilizzati circa 50 gatti, e alcuni di essi sono stati affidati ai volontari in attesa di adozione. Secondo i dati forniti dalla ASL Napoli 1 Centro, sino ad oggi sono stati ricoverati 28 animali esotici, mentre 4 cani e 8 gatti hanno già trovato una nuova casa.
Le operazioni di sterilizzazione e messa in sicurezza degli animali continuano, ma la carenza di spazi nelle strutture veterinarie pubbliche porta a dirottare molti gatti verso cliniche private. Questa situazione crea una pressione aggiuntiva sui volontari, che devono gestire non solo il recupero e la cura degli animali, ma anche la loro reintroduzione in colonie feline sicure.
È essenziale buttar luce sulla condizione dei gatti presenti in questa area. Non solo è necessario garantire un livello di assistenza sanitaria adeguato, ma è fondamentale anche sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla situazione di questi animali. Mentre i volontari continuano a effettuare salvataggi, le associazioni richiamano l’attenzione sull’importanza di adottare un approccio di protezione per le colonie feline di Scampia.
L’appello delle associazioni e il coinvolgimento delle istituzioni
Con l’avvicinarsi delle demolizioni imminenti, le associazioni animaliste, tra cui la LAV, si stanno attivando per richiedere un intervento delle istituzioni. Una lettera formale è stata inviata al Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, e al Sindaco Gaetano Manfredi, con la richiesta di sospendere gli abbattimenti fino a quando non sarà elaborato un piano adeguato per la messa in sicurezza degli animali.
Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha esposto le sue preoccupazioni e ha contattato personalmente il sindaco per garantire il salvataggio di tutti gli animali residenti nelle Vele, sottolineando la necessità di proteggere le vite feline dalla minaccia delle demolizioni. La preoccupazione di tutti è che senza un’azione rapida e coordinata, molti gatti rischiano di morire nel caos degli abbattimenti.
I volontari sperano che il loro impegno, unito alla mobilitazione delle associazioni e alla sensibilità della comunità locale, possa portare a una soluzione immediata e salvarli dall’oblio. La situazione rimane critica, e il prossimo periodo sarà decisivo per il futuro degli animali del quartiere. Sarà fondamentale unire le forze per garantire che la vita di questi gatti, troppo spesso dimenticati, non venga sacrificata nel nome della demolizione e dello sviluppo urbano.