A Casalnuovo, la situazione di emergenza idrica sta creando tensioni tra residenti e GORI, la società di gestione del servizio idrico. Gabriel Aiello, Presidente di Casalnuovo Coraggiosa, ha lanciato accuse pesanti contro il metodo di recupero delle morosità adottato dalla società. Secondo Aiello, il provvedimento di sigillare il contatore unico condominiale penalizza in modo indiscriminato anche chi ha sempre rispettato i pagamenti. Nella sola area del Parco Erika, circa 400 persone, tra cui famiglie con bambini, disabili e anziani, si trovano privi di accesso all’acqua potabile.
La mancanza d’acqua in un condominio è un problema grave, potenzialmente devastante per la vita quotidiana dei residenti. Aiello ha evidenziato come il blocco del servizio idrico non solo colpisca i morosi, ma infligga danni collaterali a tutti gli abitanti, creando una situazione di emergenza sociale. “Quattrocento persone senza acqua sono un dramma umano”, ha sottolineato il Presidente della sezione locale, evidenziando che l’acqua è un bene primario, particolarmente oltre la soglia di una società civile. I disagi si amplificano quando si considerano le specifiche esigenze di bambini e persone con disabilità, la cui cura e benessere sono irrinunciabili.
Nonostante GORI abbia ridotto il debito condominiale iniziale da 880 mila euro a 500 mila, la chiusura dei rubinetti è proseguita senza distinzione. Tale approccio, considerato spietato e inaccettabile, ha messo a dura prova le famiglie costrette a vivere in condizioni di disagio. La mancanza di acqua potabile non è solo un’inconveniente; può sfociare in problematiche igieniche e sanitarie, con conseguenze dirette sulla salute dei residenti.
Il debito nei confronti di GORI è stato un tema centrale nella vertenza. Aiello ha affermato che i condomini sono disposti a saldare le loro quote, ma pongono come condizione necessaria la contrattualizzazione personale e l’installazione di contatori individuali. In tal modo, si potrebbe garantire una corretta ripartizione dei costi e, soprattutto, evitare che il comportamento di pochi morosi intacchi i diritti di chi fa il suo dovere.
Questa richiesta di contatori individuali non è solo una questione di giustizia economica, ma mette in evidenza la necessità di stabilire un sistema più equo e sostenibile di gestione del servizio idrico. Aiello ha esortato le parti coinvolte a trovare una soluzione che possa garantire la fornitura continua e regolare dell’acqua agli utenti conformi ai pagamenti, evitando provvedimenti brutali come quello di GORI.
Aiello ha rivolto un appello al Sindaco di Casalnuovo per un intervento immediato, esigendo la convocazione di un tavolo di mediazione tra GORI, l’amministrazione condominiale e le parti interessate. “Il Sindaco ha il dovere di agire, anche per il suo ruolo nel Comitato Esecutivo dell’Ente Idrico Campano”, ha dichiarato Aiello, mettendo in luce come la collaborazione tra tutte le parti sia fondamentale per giungere a una risoluzione del conflitto.
Nonostante il Comune non sia direttamente responsabile della situazione, Aiello ha sottolineato il potenziale ruolo del governo locale come mediatore. Un intervento rapido potrebbe contribuire a sbloccare una situazione di stallo che minaccia di aggravarsi ulteriormente, con 400 persone che continuano a vivere senza accesso all’acqua. La capacità del Sindaco di facilitare il dialogo è considerata cruciale in questa fase.
È evidente che le richieste dei residenti non sono soltanto per un servizio, ma per un diritto umano fondamentale. La situazione di emergenza evidenzia l’importanza del dialogo e della negoziazione per prevenire simili sversamenti sociali in futuro, creando un modello di gestione idrica che non penalizzi i più vulnerabili.