L’isola di Capri sta vivendo un’estate di sbarchi record, con oltre 31.000 arrivi in un solo giorno sabato scorso. Le autorità locali sono preoccupate per la crescente pressione turistica, che sta compromettendo la qualità della vita degli abitanti e dei visitatori stessi. I rappresentanti del comune hanno avviato le strategie per gestire questa situazione insostenibile, che richiedono una ripresa immediata delle regole di accosto delle navi.
La situazione attuale degli sbarchi
Un flusso di turisti senza precedenti
Nell’ultima settimana di agosto, Capri ha registrato un afflusso straordinario di turisti. Il sindaco Falco ha dichiarato che la situazione è diventata insostenibile e che i servizi logistici sia pubblici che privati non riescono a far fronte a un numero così elevato di arrivi. La pressione sul sistema locale è aumentata in modo esponenziale, complicando ulteriormente la gestione della sicurezza e dei servizi.
L’isola, che conta 14.000 residenti, è progettata per ospitare un numero limitato di turisti, tra cui i circa 10.000 stanziali. Alla difficoltà di gestire un volume di visitatori che può oscillare tra 20.000 e 30.000 al giorno si aggiunge il problema dell’affollamento delle infrastrutture. I turisti in molti casi si trovano a pagare tariffe elevate, come ad esempio 300 euro per un breve soggiorno, per poi di fatto trascorrere la maggior parte del tempo in coda.
Il ruolo delle compagnie di navigazione
Le compagnie di navigazione sono al centro del dibattito sulla gestione degli sbarchi. Con l’attuale normativa che consente l’attracco di una nave ogni dieci minuti, il numero dei passeggeri è raddoppiato rispetto all’epoca in cui la regola fu introdotta. Con tre o quattro mila persone che sbarcano in un’ora, appare evidente che le norme risalenti al 1999 non sono più adeguate.
Il vicesindaco Bozzaotre ha evidenziato come sia essenziale preservare la bellezza e la sicurezza del territorio, sottolineando che le compagnie di navigazione devono essere chiamate a responsabilità. Le autorità si preparano a un tavolo regionale per rivedere le regole sugli accosti, sperando di trovare un equilibrio tra gli interessi economici e la vivibilità dell’isola.
Una soluzione per la vivibilità dell’isola
Proposte per gestire gli sbarchi
La strategia del Comune di Capri si sta orientando verso un rallentamento degli sbarchi piuttosto che verso un numero chiuso di turisti. Il sindaco Falco ha dichiarato che la priorità sarà garantire la vivibilità e la sicurezza, identificando standard sostenibili per l’accoglienza turistica. Questo approccio potrebbe includere modifiche alla corrente regolamentazione riguardante le tempistiche di attracco delle navi.
L’amministrazione sta anche conducendo uno studio per definire il peso massimo di turisti che Capri può sostenere, prendendo in considerazione variabili come la disponibilità di assistenza sanitaria, la sicurezza pubblica e l’impatto ambientale.
Il supporto della comunità locale
La popolazione locale e i commercianti, pur in mezzo a questo flusso turistico, si trovano in una posizione delicata. Sebbene alcuni possano beneficiare dell’afflusso di visitatori, la maggioranza sembra concordare sul fatto che la situazione attuale sia insostenibile. La necessità di una riorganizzazione del settore turistico è sentita come prioritaria, e c’è preoccupazione riguardo il fatto che la qualità della vita sull’isola possa deteriorarsi ulteriormente senza un intervento deciso.
Le prossime settimane saranno cruciali per capire se le misure che verranno adottate siano in grado di riportare l’equilibrio necessario per garantire la sicurezza e la vivibilità dell’isola di Capri.