Negli ultimi tempi, il Vomero, un noto quartiere collinare di Napoli, ha visto crescere esponenzialmente il traffico veicolare, con gravi ripercussioni sui servizi di emergenza. La combinazione di chiusure stradali e il cambiamento della viabilità sta causando ritardi allarmanti nell’accesso delle ambulanze al Pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Santobono, aumentando così i rischi per la salute dei pazienti più giovani. Il direttore del Dipartimento emergenza e urgenza dell’Asl Napoli 1, Giuseppe Galano, ha lanciato un chiaro allarme, evidenziando le conseguenze di questa situazione.
Traffico intenso e ritardi nei soccorsi
Il traffico nel Vomero è diventato una vera e propria odissea per molti automobilisti, con colonne di auto che avanzano a fatica o addirittura si bloccano del tutto. L’incessante suono dei clacson e il nervosismo generale degli automobilisti sono solo una parte del quadro preoccupante. La situazione è ulteriormente complicata dalla chiusura di piazza degli Artisti alle auto e dai lavori in corso su viale Michelangelo, finalizzati a controlli necessari sulla rete fognaria. Queste misure, sebbene importanti, si scontrano con l’abitudine radicata di molti residenti di utilizzare l’auto, nonostante la disponibilità di mezzi pubblici come la funicolare e la metropolitana.
Giuseppe Galano ha sottolineato l’impatto diretto di questa congestione sulla possibilità di soccorso nel quartiere. «Le ambulanze hanno incontrato difficoltà significative nel raggiungere il Pronto soccorso del Santobono», ha dichiarato a consiglieri comunali, rafforzando la sua affermazione con dati concreti sui tempi di intervento della centrale operativa 118. Secondo Galano, il cambiamento della viabilità in piazza degli Artisti ha contribuito considerevolmente a questo aumento di traffico e ai conseguenti ritardi nei soccorsi.
Accesso limitato agli ospedali pediatrici
Una delle problematiche più gravi è la congestione di via Mario Fiore, che funge da unica arteria per le ambulanze dirette al Pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Santobono. Questo nosocomio rappresenta un punto di riferimento vitale per la salute dei bambini, e ogni minuto conta in situazioni di emergenza. Galano ha evidenziato come non esistano alternative valide per il trasferimento dei piccoli pazienti, sottolineando che il Santobono è l’unico ospedale pediatrico di Napoli. «In caso di emergenze pediatriche, l’unica opzione è sempre quella di dirigersi al Santobono», ha aggiunto.
Nonostante le autorità siano consapevoli della situazione, è difficile stimare l’esatto numero di ritardi accumulati. Tuttavia, lo stesso direttore del 118 ha confermato che in alcune circostanze, gli operatori sono stati costretti a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per facilitare il passaggio delle ambulanze, che hanno così potuto contare su scorte per bypassare il traffico. In casi estremi, un ritardo di pochi minuti può risultare decisivo quando si tratta di pazienti in condizioni critiche, in particolare neonati e bambini.
La richiesta di un piano di emergenza
Il caos del traffico nel Vomero è ormai ufficialmente un’emergenza, secondo le dichiarazioni di Rino Nasti, consigliere della V Municipalità. Nasti ha sollecitato l’assessore Cosenza a mettere in atto un piano strategico per la gestione del traffico, partendo dalla riapertura della corsia di piazza degli Artisti verso via Merliani. Questa riapertura potrebbe alleviare notevolmente il carico su altre strade cruciali come via Mario Fiore e piazza Bernini, migliorando così l’accesso per tutti i veicoli, dati anche i precedenti dati positivi.
Recentemente, anche Gennaro Capodanno, ex presidente della Circoscrizione Vomero-Arenella, ha pubblicato un video sui social che mette in luce le difficoltà di un’ambulanza intrappolata nel traffico in piazza Medaglie d’Oro. La situazione, secondo Capodanno, sta rapidamente diventando insostenibile, con molte ambulanze che restano bloccate e in attesa di un passaggio tra i numerosi veicoli in fila. La sua denuncia mette in evidenza non solo le gravi conseguenze per il servizio di emergenza, ma anche il rischio molto concreto per la vita dei bambini in difficoltà.
La comunità napoletana sta aspettando risposte concrete e misure efficaci per affrontare questo problema di crescente gravità.