Nel corso della trasmissione radiofonica “A Pranzo con Chiariello” su CRC, il senatore di Italia Viva, Enrico Borghi, ha espresso le sue opinioni sui recenti sviluppi del calcio italiano, in particolare riguardo alla presidenza e alle performance del Torino e del Napoli. Le sue dichiarazioni evidenziano una visione critica della gestione attuale del Torino e rivelano le sue aspettative per il Napoli nella lotta per lo scudetto.
Enrico Borghi ha sottolineato che la direzione intrapresa dalla presidenza di Urbano Cairo non si allinea con la storicità e l’identità del Torino. Secondo il senatore, i diciott’anni di gestione hanno portato a un progressivo annacquamento delle ambizioni del club, rendendo necessaria una riflessione su possibili investimenti e innovazione. Borghi ha esplicitamente dichiarato che “se vi saranno condizioni favorevoli, un cambio di presidenza potrebbe diventare auspicabile,” aprendo la strada a una nuova era di sviluppo per la squadra.
Il senatore ha anche esposto il suo disappunto per la mancanza di successi nelle partite significative, citando il fatto che il Torino non riesce a vincere un derby dal 2015. Questa lunga attesa pesante per i tifosi sottolinea un’assenza di competitività che ha caratterizzato l’ultimo periodo della squadra granata. In passato, il Torino ha sempre cercato di mettere lungimiranza e passione sul campo, ma al momento sembra esserci una distanza dall’ideale di una squadra che lotta con ardore.
Inoltre, Borghi ha criticato il trasferimento della sede legale del club a Milano, considerato un gesto simbolico di disinteresse verso la storicità e l’affetto dei tifosi del Torino. Questo cambiamento è stato interpretato come un segnale di sfiducia nei confronti della comunità granata e della sua identità, alimentando ulteriormente le sue preoccupazioni sul futuro del club in termini di attaccamento ai suoi valori fondanti.
Pur essendo un tifoso del Torino, Borghi ha affermato il suo tifo per il Napoli, soprattutto in vista della lotta per lo scudetto. Questa affermazione mette in evidenza l’ammirazione per la squadra partenopea, che, secondo lui, ha le potenzialità di superare la Juventus nell’attuale stagione. Borghi ha elogiato il Napoli per la sua organizzazione e la qualità dell’allenatore, esprimendo fiducia nel fatto che la squadra sia ben preparata per affrontare anche le sfide più difficili.
Non manca un riferimento ironico alla storica rivalità tra Torino e Juventus, con Borghi che giustifica le sue affermazioni su presunti “furti” della squadra bianconera come battute da tifoso. Questo approccio leggero mostra una dimensione umana del senatore, che, in quanto tifoso appassionato, vive la tensione e l’intensità dello sport al di fuori del semplice contesto politico.
In merito alla prossima partita del Napoli, Borghi si è detto certo della vittoria, sottolineando che “non c’è confronto tra la preparazione e la forza delle due squadre sul campo.” La fiducia nella squadra e nei suoi giocatori emerge chiaramente, affermando che il Napoli ha tutte le carte in regola per primeggiare.
Nel contesto di questi commenti, Borghi ha menzionato anche il giovane allenatore Vanoli, descrivendolo come una delle promesse più luminose del calcio italiano. Ha espresso la speranza che il tecnico non venga coinvolto in problematiche non sue, sottolineando che il rendimento iniziale della squadra è stato influenzato da una serie di fattori, in particolare in difesa. Un riconoscimento che evidenzia l’importanza di valutare le situazioni sportive con una visione comprensiva e analitica, senza attribuire colpe esclusivamente a chi è alla guida tecnica.
Il dibattito attorno alle dinamiche tra i club e le aspettative dei tifosi resta acceso e testimonia una passione per il calcio italiano che va oltre la semplice rivalità sportiva, parlando di identità locale e giustizia nelle competizioni.