Il mondo del calcio è spesso caratterizzato da incertezze legali e da rivelazioni che possono influenzare significativamente le sorti delle società. Recentemente, Enrico Lubrano, avvocato con esperienza nel settore sportivo e collaboratore della SSC Napoli, è intervenuto durante la trasmissione ‘Calcio Napoli 24 Live’ per discutere le implicazioni legali relative al caso Manolas e altre questioni rilevanti gravanti sulla squadra partenopea. Le sue dichiarazioni offrono spunti importanti sulle potenziali conseguenze legali e sportive.
Enrico Lubrano ha trattato, in modo approfondito, il caso di Kostas Manolas e le possibili azioni legali che potrebbero derivare dalle sue operazioni di trasferimento. L’avvocato ha specificato che, non avendo accesso diretto alla documentazione relativa alla vicenda, non può esprimere un giudizio fondato sulla veridicità delle accuse. Tuttavia, ha sottolineato che un processo di natura penale potrebbe inevitabilmente portare all’apertura di un’inchiesta di carattere sportivo da parte della Procura Federale. In tale contesto, il legale ha evidenziato che le tempistiche di un procedimento sportivo siano significativamente diverse da quelle della giustizia ordinaria, suggerendo che la giustizia sportiva possa chiudere un caso in un arco di tempo di circa quattro-sei mesi.
Lubrano ha anche chiarito che la Procura Federale potrebbe avviare azioni legali, anche in presenza di un precedente giudizio riguardante Victor Osimhen, dato che il caso Manolas riguarda operazioni distinte e separate. Queste affermazioni sollevano interrogativi sulle dinamiche interne del sistema regolatorio del calcio, dove anche singole operazioni possono essere scrutinizzate in un contesto più ampio.
Entrando nel merito delle possibili sanzioni che la SSC Napoli potrebbe affrontare, Lubrano ha espresso che attualmente non esistono criteri definiti dalla Federazione per una valutazione oggettiva dei giocatori. Ha richiamato un precedente pronunciamento della Corte Federale d’Appello, il quale dichiarò che mancavano parametri di riferimento adeguati per analizzare le plusvalenze. Senza tali criteri stabiliti, la Procura Federale si troverà a dover giudicare se le valutazioni di mercato siano eccessive o guasti.
Parlando degli strumenti a disposizione delle autorità legali, Lubrano ha chiarito che la FIFA e la FIGC possono proporre un procedimento disciplinare, qualora ci siano violazioni del principio di lealtà sportiva. Esemplificando, ha citato il caso della Juventus, che ha subito una penalizzazione di dieci punti per comportamenti scorretti nel bilancio sportivo. In questo senso, è importante notare la distinzione fra singole operazioni e le pluralità di operazioni che possono costituire un’alterazione complessiva dei valori di mercato.
Il rischio che la SSC Napoli possa incorrere in sanzioni simili a quelle della Juventus, qualora si accertasse una violazione del principio di lealtà sportiva, è concreto. Lubrano ha sottolineato che, se un’indagine evidenziasse che il valore di un calciatore fosse valutato in modo difforme dalla realtà, ciò potrebbe essere considerato come una violazione singola, a differenza delle manovre orchestrate nel caso della Juventus, che comportarono una serie articolata di operazioni. In quest’ottica, le autorità sportive devono valutare attentamente ogni caso sulla base del suo merito, distinguendo tra irregolarità sistemiche e singoli errori di valutazione.
L’ex avvocato della SSC Napoli ha concluso affermando che il miglior approccio sarebbe quello di stabilire procedure chiare e criteri oggettivi per la valutazione delle operazioni di mercato, per evitare confusioni future e garantire un’adeguata trasparenza nel mondo del calcio. Queste riflessioni pongono interrogativi importanti sulla direzione futura della giustizia sportiva e sull’integrità del sistema calcistico italiano.