Evacuazione dal carcere di Avellino: un detenuto scavalca il muro di cinta e provoca allerta sicurezza

Evacuazione dal carcere di Avellino: un detenuto scavalca il muro di cinta e provoca allerta sicurezza - Ilvaporetto.com

In un episodio che riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle strutture penitenziarie della Campania, un detenuto è riuscito a evadere dal carcere di Avellino, scavalcando il muro di cinta dell’istituto. L’evento è avvenuto attorno alle ore 20 della serata di ieri e ha subito attivato un’ampia operazione di ricerca da parte delle forze dell’ordine, tra cui carabinieri, polizia e personale della penitenziaria.

La fuga del detenuto: dettagli sull’evadere

L’episodio di evasione

Il detenuto, originario della Puglia, è riuscito a superare il muro di cinta del carcere di Avellino in circostanze che destano preoccupazioni riguardo alla sicurezza della struttura. L’evasione è subito stata segnalata alle autorità, che hanno avviato una caccia all’uomo nel tentativo di riacchiappare il fuggitivo. Già nei giorni precedenti, un altro detenuto era scappato dal medesimo istituto, ma era stato rintracciato a breve distanza, in un’area boschiva nel comune di Aiello del Sabato.

Operazioni di sicurezza in corso

Le ricerche sono attualmente condotte congiuntamente da vari corpi delle forze dell’ordine. Carabinieri e poliziotti stanno perlustrando le zone limitrofe al carcere, mentre il personale della Polizia Penitenziaria è coinvolto in una mobilitazione per controllare ogni possibile avvistamento dell’evaso. La coordinazione degli sforzi è particolarmente importante, considerando l’urgenza nel rintracciare il detenuto per preservare la sicurezza pubblica.

La critica alla gestione penitenziaria

Le parole dei sindacati

La situazione ha innescato reazioni critiche da parte dei rappresentanti sindacali della Polizia Penitenziaria. Giuseppe Moretti, presidente dell’Unione Sindacale Polizia Penitenziaria, e Ciro Auricchio, segretario, hanno dichiarato che “il sistema penitenziario campano fa acqua da tutte le parti”. I sindacalisti hanno espresso la loro preoccupazione per i poliziotti che operano in condizioni di elevata insicurezza, invitando i vertici del Dipartimento e le autorità politiche a verificare l’operato del provveditore della Campania.

Responsabilità e futuro del sistema penitenziario

Anche Tiziana Guacci, segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria della Campania, ha enfaticamente sottolineato che quanto sta accadendo nelle carceri campane non è frutto del caso. Secondo Guacci, le evasioni possono essere ricondotte a precise responsabilità e al fallimento della gestione attuale del Provveditorato. Gli operatori penitenziari, in questo contesto di crisi, chiedono misure concrete e tempestive per garantire la loro sicurezza e quella del pubblico.

Le possibili ripercussioni

Le conseguenze di questa evasione potrebbero estendersi oltre l’episodio stesso, influenzando non solo la sicurezza della comunità, ma anche la gestione futura del personale all’interno delle carceri. Gli appelli a una revisione delle procedure e dei protocolli di sicurezza si intensificheranno, in vista di un futuro in cui la prevenzione delle evasioni deve diventare una priorità assoluta per le autorità competenti.

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