Preparativi frenetici a Palazzo Calabritto per la serata di conclusione della III edizione del “Pluribus Multimedia Fest”. L’evento si svolgerà giovedì 6 febbraio 2025 alle 18.00 all’interno dello JUS Museum, un contesto che combina arte e cultura in un ambiente moderno. Durante la cerimonia, verranno annunciati i cortometraggi vincitori, le cui opere saranno poi distribuite sulla piattaforma streaming statunitense Cinee. Sarà un momento di grande importanza per gli artisti emergenti e per chiunque ami la sperimentazione audiovisiva.
Un festival che rompe le barriere culturali
Il “Pluribus Multimedia Fest” si distingue per la sua missione di promuovere l’innovazione nel campo del cortometraggio sperimentale. Ideato dall’artista Annalaura di Luggo, il festival è un punto d’incontro per linguaggi multimediali e culture diverse, spingendo i confini geografici e generazionali. In questa edizione, sono state selezionate oltre cento opere provenienti da tutto il mondo, curate con metodi innovativi come la narrazione su “multi-screen”. I cortometraggi vengono proiettati contemporaneamente su quattro schermi, creando un’esperienza visiva coinvolgente che trascende le tradizionali modalità di fruizione.
Quest’anno, l’invito per i partecipanti è di esplorare l’arte audiovisiva sotto forme nuove. L’installazione principale del festival, “Pluribus”, è un cubo di specchi, concepito per amplificare l’interazione tra l’immagine e il pubblico. All’interno di questa struttura, i visitatori possono vivere una narrazione immersiva, dove il riflesso e l’immagine si intrecciano, dando vita a un racconto multisensoriale unico nel suo genere.
Opere e talenti da ogni angolo del pianeta
Il festival ha attratto opere artistiche di grande spessore, provenienti da paesi come Cina, Stati Uniti, Singapore, Portogallo, Iran e Italia. Tra i lavori in gara, spiccano titoli significativi. “When I become a ghost” di Leslie Streit offre una prospettiva intrigante sull’aldilà, mentre “Women aid – The muses” di Valeria Altobelli lancia un messaggio forte e chiaro riguardo al ruolo delle donne nel mondo della musica e dell’arte. Dalla poesia satirica di Natália Correia, rappresentata in “Bot3quim” di S4RA, alle visioni animate di Soore Vahed dell’Iran con “Zaxme”, il festival si propone di dare voce a narrazioni diversificate e spesso inedite.
Altri cortometraggi di rilievo includono “Vincenza Birillo” di Biagio Manna, che racconta le aspirazioni di una giovane ragazza di Napoli, e “A postcard for Floyd” di Giangiacomo Rocco di Torrepadula, un commovente progetto di mail art dedicato a George Floyd. “Une réflexion” di Margarethe Baillou da Singapore e “Mythological menagerie” di Jonathan Monaghan completano il ricco panorama delle proposte artistiche.
La giuria e le premiazioni: un’occasione da non perdere
La giuria del festival vigila attentamente sulle opere presentate, e tra i lavori sotto esame vi sono anche quelli realizzati dalla Scuola di Cinema dell’Università Suor Orsola Benincasa, coordinati dal professor Arturo Lando. La serata culminerà con la premiazione delle opere in diverse categorie, tra cui Best Audience Award, Best Social Impact Award, Best Cinematography Award e Best New Media Award. I vincitori avranno l’opportunità di vedere il proprio lavoro proiettato all’interno dell’installazione Pluribus, contribuendo a esporre il loro talento al pubblico internazionale.
Le opere vincitrici non solo saranno visibili nella struttura di Palazzo Calabritto, ma anche distribuite sulla piattaforma di streaming Cinee. Questa apertura rappresenta un’importante occasione per gli artisti emergenti di farsi conoscere su scala mondiale, ampliando le loro chance di visibilità e riconoscimento.
L’importanza di Palazzo Calabritto e dello JUS Museum
Palazzo Calabritto, con la sua rinnovata vocazione culturale grazie allo JUS Museum, funge da catalizzatore per iniziative artistiche contemporanee. Questo spazio innovativo è un esempio di come la conservazione possa andare di pari passo con la modernità, offrendo opportunità uniche per esposizioni, performance e conferenze. La struttura è diventata un punto di riferimento per la sperimentazione culturale, dove gli artisti possono esplorare nuove modalità di interazione e scambio.
Lo JUS Museum associa la professionalità legale dello studio “Olindo Preziosi & Partners” alla vibrante scena artistica, consolidando la sua immagine come hub creativo. La proiezione delle opere vincitrici continuerà anche nei giorni successivi, permettendo a un pubblico più ampio di fruire dei cortometraggi premiati, confermando così l’importanza di eventi come il Pluribus Multimedia Fest per il panorama culturale contemporaneo.