Un’importante iniziativa contro il conflitto globale si terrà a Napoli il 29 settembre, presso il Teatro Totò. Questo evento coinvolgerà diversi volti noti del panorama teatrale italiano, che daranno vita a un recital dedicato alle testimonianze della guerra attraverso le parole di Svetlana Aleksievič. L’appuntamento è promosso dalla Fondazione Rut in collaborazione con l’Italian Virginia Woolf Society e l’organizzatrice Alessandra Bocchetti.
La guerra raccontata dalle donne
Brani significativi di Svetlana Aleksievič
Il recital “Contro la Guerra” presenterà letture di estratti da “La Guerra non ha volto di donna” e “Gli ultimi testimoni”, opere dell’autrice bielorussa Svetlana Aleksievič, insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 2015. Aleksievič è nota per il suo approccio unico alla narrazione della guerra, dove le voci delle donne diventano il fulcro delle storie. Attraverso le loro testimonianze, l’autrice mette in luce non solo gli eventi bellici, ma anche le ripercussioni emotive e sociali che queste esperienze comportano. In un contesto dove le eroine eroiche sono rare, la scrittrice si concentra su storie di vita quotidiana, portando il pubblico a comprendere meglio la disumanizzazione e il dolore provocati dai conflitti.
Le interpreti di questo recital, come Iaia Forte e Carlotta Natoli, daranno vita a queste voci femminili con una recitazione intensa, volta a sensibilizzare il pubblico sulla realtà della guerra. Ogni brano sarà carico di emozione, un tributo alla resilienza delle donne che hanno vissuto il conflitto e le sue conseguenze.
La colonna sonora e l’opera visiva
L’atmosfera del recital sarà impreziosita dalla colonna sonora di Diana Tajera, che accompagnerà le letture con melodie evocative, amplificando il messaggio di pace dell’evento. La musica, una componente fondamentale della narrazione, aiuterà a trasmettere il profondo impatto emotivo delle parole pronunciate dalle attrici.
In aggiunta, l’immagine simbolo di questa manifestazione è rappresentata da un’opera della celebre artista Giosetta Fioroni, intitolata “War”. Il quadro, che esplora tematiche legate alla guerra, fungerà da sfondo visivo durante il recital, rendendo ancora più palpabile il messaggio di denuncia contro il conflitto.
Le parole di chi organizza
Il messaggio della Fondazione Rut
Giovanna Martelli, Segretaria Generale della Fondazione Rut, sottolinea l’importanza di affrontare la dura verità della guerra attraverso la cultura e l’arte. “Non possiamo rinunciare a raccontarne la cruda realtà,” afferma Martelli. La Fondazione Rut si impegna attivamente nella promozione di progetti di pedagogia della pace, un’iniziativa cruciale per favorire un cambio di mentalità nella società contemporanea, spesso segnata dalla violenza e dalla guerra.
Questa proposta culturale mira a stimolare riflessioni critiche, invitando il pubblico a considerare le implicazioni delle guerre nella vita di tutti i giorni, aprendosi verso un dialogo sulla pace e sulla giustizia.
Considerazioni della produzione
Alessandra Bocchetti, ideatrice dello spettacolo, insiste sulla necessità di affrontare il tema della guerra in modo critico. “Oggi è necessario parlare male della guerra,” dice Bocchetti, rimarcando l’importanza di dare voce a coloro che hanno subito il conflitto. Con la collaborazione di Nadia Fusini, Presidente dell’Italian Virginia Woolf Society, Bocchetti ha voluto sperimentare un approccio narrativo che metta in risalto le verità non convenzionali della guerra, privandola di eroismi e glorificazioni.
L’evento si presenta come un’opportunità unica per il pubblico napoletano di vivere una profonda esperienza teatrale, ricca di emozioni e riflessioni. L’ingresso sarà gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, incoraggiando la massima partecipazione a questo importante messaggio di pace.