Eyob Faniel ha mostrato determinazione e talento nella sua prima apparizione del 2025, classificandosi quinto nella 21,097 km di Siviglia. Nonostante le condizioni atmosferiche avverse, caratterizzate da un alto tasso di umidità e persistenti piogge leggere, il 32enne ex primatista italiano della maratona ha registrato un tempo di 1h00’51. Questo risultato lo pone a soli 43 secondi dal suo record personale di 1h00’07, ottenuto nel 2021 a Siena, dove aveva stabilito anche un primato nazionale. La gara di Siviglia ha rappresentato un’importante opportunità per l’atleta di rimettersi in gioco, dopo aver già fatto la storia con il suo record italiano di maratona, fissato nel febbraio 2020, quando chiuse la corsa con un tempo di 2h07’19.
Sotto un cielo grigio e piovoso, Faniel ha affrontato la prova con ferrea concentrazione. Il clima umido ha presentato una sfida notevole per lui e per tutti gli atleti in gara, influenzando le prestazioni complessive. Tuttavia, il maratoneta di Palermo ha dimostrato che, nonostante le condizioni, è in grado di competere a livelli elevati. La sua prestazione, pur essendo lontana dal personale migliore, mette in evidenza la solidità e la continuità della sua carriera. L’atleta ha corso con determinazione fin dall’inizio, cercando di mantenere un ritmo costante tra i fumi della pioggia.
Il tempo di 1h00’51 è significativo per molti aspetti. Non solo rappresenta una ripartenza per Faniel in questo nuovo anno, ma mostra anche la sua resilienza in situazioni difficili. Nonostante il tempo di gara, i suoi tifosi e gli amanti dell’atletica apprezzano lo sforzo e l’impegno continuo dell’atleta, sempre in cerca di risultati migliori. Il percorso di Siviglia, noto per il suo tracciato tecnico e veloce, non ha risparmiato neppure i corridori più esperti, mettendo alla prova anche i migliori.
La gara di Siviglia ha visto trionfare il keniano Vincent Nyamongo Nyageo, che ha completato il percorso in un incredibile 59’33. Alle sue spalle, il francese Felix Bour ha conquistato il secondo posto con un tempo di 1h00’00, seguito dal connazionale Valentin Gondouin che si è piazzato terzo con 1h00’17. Questo podio è una chiara dimostrazione del dominio keniano nel campo delle corse su strada, dove la tradizione di velocità e resistenza continua a farsi sentire.
Nella competizione femminile, il dominio ugandese ha caratterizzato la parte alta della classifica. Rebecca Chelangat ha trionfato con un tempo di 1h07’18, seguita da Annet Chemengich Chelangat, che ha concluso l’evento in 1h08’12. L’italiana Giovanna Epis ha portato a casa una prestazione di tutto rispetto, piazzandosi 14esima con un tempo di 1h11’58. Seguita da Rebecca Lonedo, che ha chiuso la sua gara in 1h12’11, la presenza azzurra ha dimostrato la crescita e il potenziale degli atleti italiani nel panorama delle mezze maratone.
La mezza maratona di Siviglia, quindi, si conferma come uno degli appuntamenti di riferimento per gli atleti di resistenza, offrendo un palcoscenico ideale per confrontarsi con concorrenti di livello mondiale, anche in condizioni sfavorevoli. L’importantissimo evento sportivo ha dato vita a gare di alta qualità, amplificando l’interesse e la competizione in un mondo sempre in evoluzione.