Ezio Simonelli, ex console del Canada in Italia e dirigente di Mediaset e Mondadori, è il nuovo presidente della Lega Serie A. Eletto con 14 voti, Simonelli ha affrontato un’importante sfida, ottenendo il supporto di diverse società, ma non senza il dissenso del Napoli e di Aurelio De Laurentiis. La sua nomina rappresenta una fase cruciale per il calcio italiano, e il neo-presidente ha già iniziato a delineare i suoi obiettivi in un’intervista rilasciata a “La Repubblica“.
Un presidente per tutte le società
Nel suo intervento, Simonelli ha sottolineato il suo desiderio di essere un presidente inclusivo e attento alle esigenze di tutte le 20 società di Serie A. Non si è limitato a promettere di essere “il presidente di tutti“, una frase spesso usata ma difficilmente applicata nella pratica. Ha chiarito che il suo obiettivo sarà quello di ascoltare le istanze di ogni club e che, nonostante possano sorgere conflitti di interesse, la mediazione sarà fondamentale per trovare punti d’incontro.
Simonelli ha riconosciuto la complessità della situazione attuale, dove ogni società ha le proprie necessità e desideri. Questo approccio potrebbe rivelarsi decisivo per ridurre le tensioni tra i vari club e promuovere un’atmosfera di collaborazione. Ad esempio, ha citato l’importanza di raccogliere feedback e costruire un dialogo costruttivo, con l’intento di garantire che ciascuna voce venga ascoltata e considerata nelle decisioni che riguardano il calcio italiano.
Impegni con il governo e sostenibilità del settore
Un aspetto cruciale della sua agenda è l’interazione con il Governo, per il quale Simonelli ha espresso fiducia nella disponibilità ad ascoltare le richieste della Lega. Tra i suoi obiettivi c’è il ripristino del “decreto crescita“, il quale potrebbe favorire l’ingresso di investitori stranieri e talenti, abbattendo le tasse per chi proviene dall’estero. Questo, secondo Simonelli, rappresenterebbe un cambiamento necessario per rinvigorire il settore sportivo.
La sua azione non si limiterà solo agli aspetti fiscali, ma toccherà anche questioni fondamentali come le sponsorizzazioni da parte delle società di scommesse e la lotta alla pirateria, tema sempre più attuale nel contesto sportivo. Sebbene la Lega abbia già raggiunto traguardi significativi in questa direzione, Simonelli intende intensificare gli sforzi per ottenere risultati ancora migliori.
In aggiunta, ha menzionato l’urgenza di nominare un commissario per affrontare le problematiche legate agli stadi, un ruolo che, secondo lui, può portare a un miglioramento sostanziale nella gestione delle infrastrutture sportive.
Sguardo al futuro: investire nei giovani
Un altro punto sollevato da Simonelli riguarda l’importanza di investire nei giovani calciatori. Ha proposto di estendere il decreto crescita ai talenti under 23, rendendo possibile una defiscalizzazione fino a una certa età. Questa mossa non solo potrebbe incentivare i club a puntare su giocatori italiani, ma contribuirebbe anche a rinforzare la Nazionale, affiancando i giovani a nomi illustri del passato come Totti, Del Piero e Cannavaro.
Investire nei giovani rappresenterebbe un cambiamento significativo nella politica delle squadre italiane, le quali, fino ad oggi, spesso hanno preferito cercare nuovi talenti all’estero piuttosto che valorizzare quelli locali. Simonelli appare convinto che una stimolazione in tal senso possa favorire il raggiungimento di risultati migliori a lungo termine, recuperando così la tradizione di forti calciatori italiani.
Collaborazione e dialogo: un futuro incerto ma ottimista
Con una rete di relazioni consolidate, Simonelli ha affermato di avere buoni rapporti con il ministro Abodi e altri presidenti delle diverse componenti della federazione calcistica. La stima reciproca con il presidente della Figc, Gravina, è un fattore che potrebbe rivelarsi determinante per promuovere un’azione coordinata e sinergica a livello istituzionale.
La sua visione di un calcio unito porta un messaggio di speranza, in un momento in cui il settore necessita di stabilità e rinnovamento. Simonelli sembra posizionato per affrontare le sfide imminenti, con un approccio che punta alla cooperazione e alla risoluzione delle questioni irrisolte. Per il calcio italiano, la nomina di Simonelli segna un nuovo inizio, con l’auspicio che l’unità e la visione condivisa possano portare a risultati positivi nel corso della sua presidenza.