Fabrizio Biasin interviene sul VAR: polemiche su errori arbitrali e protocolli applicati

Fabrizio Biasin, noto giornalista di Libero, ha recentemente condiviso le sue opinioni in merito alle decisioni arbitrali e all’uso della tecnologia VAR nel calcio italiano, durante un’intervista a Radio Goal, trasmessa su Kiss Kiss Napoli. Le sue dichiarazioni pongono l’accento su due situazioni chiave che hanno suscitato ampie discussioni tra tifosi, esperti e addetti ai lavori: gli episodi accaduti in Bergamo e a Milano, nonché il timore di possibili incoerenze nell’applicazione del protocollo VAR.

Gli episodi di Bergamo: un rigore mancato per l’Udinese

Biasin ha sottolineato che nella partita tra Atalanta e Udinese, disputata a Bergamo, un episodio determinante è stato trascurato dall’arbitro e dal VAR. “C’è stato un errore perché manca un rigore all’Udinese,” ha affermato il giornalista. Il rigore non concesso ha sollevato interrogativi sull’imparzialità delle decisioni arbitrali e sull’affidamento degli arbitri ai protocolli di sistema. Durante le sue osservazioni, Biasin ha sottolineato come queste situazioni possano compromettere la credibilità del campionato e il morale delle squadre coinvolte.

Oltre a questa critica, Biasin ha fatto notare come il protocollo VAR non fosse stato applicato correttamente a Bergamo. In questo contesto, il giornalista ha insinuato che la mancata applicazione delle regole potrebbe rappresentare una differenza significativa rispetto ad altre partite, creando così una disuguaglianza tra le squadre. Specie in un campionato dove ogni punto può fare la differenza nella corsa per la salvezza o l’accesso alle competizioni europee, questo tipo di controversie arbitrarie potrebbero avere ripercussioni enormi.

Milano e il protocollo VAR: la questione del fallo su Dumfries

Passando a Milano, Biasin ha evidenziato come, a suo avviso, il protocollo VAR sia stato correttamente applicato, privando l’Inter di un potenziale vantaggio dopo un contrasto su Dumfries. “A Milano il protocollo è stato applicato ed il VAR non poteva intervenire sul fallo su Dumfries,” ha chiarito il giornalista, evidenziando la complessità della tecnologia in questo contesto. Questa situazione ha alimentato un ulteriore dibattito sull’affidabilità della tecnologia VAR e sulla coerenza con cui viene utilizzata in vari stadi e partite.

La questione della tecnologia nel calcio diviene quindi cruciale: se da un lato rappresenta un passo avanti nella direzione della giustizia sportiva, dall’altro mostra limiti evidenti legati all’interpretazione delle regole da parte di arbitri e assistenti. Le controversie che ne derivano non sono soltanto incidenti occasionali, ma manifestano un problema sistemico che potrebbe necessitare di revisione e discussione da parte delle autorità calcistiche.

Le dichiarazioni di Conte e le reazioni dell’ambiente calcistico

Biasin ha anche menzionato le dichiarazioni di Antonio Conte in merito all’applicazione del VAR, specificando come il tecnico non abbia affrontato le stesse questioni dopo la partita contro l’Empoli, dove a suo avviso il protocollo è stato applicato. “Le parole di Conte? Ad Empoli fu applicato il protocollo ed è stato applicato anche ieri, ma Conte non ha parlato dopo Empoli,” ha affermato Biasin, suggerendo che un silenzio selettivo da parte del tecnico possa influenzare le percezioni pubbliche sulle decisioni arbitrali.

Questo aspetto sottolinea l’importanza della comunicazione e del linguaggio utilizzato da figure di spicco nel mondo del calcio. Le affermazioni e le omissioni di allenatori di alto profilo come Conte possono determinare l’opinione pubblica e segmentare ancora di più il già acceso dibattito su officianti e tecnologie in campo. Biasin ha lasciato intendere che una maggiore coerenza e trasparenza nella comunicazione da parte di tutti i protagonisti del mondo calcistico potrebbero contribuire a ridurre le tensioni intorno a decisioni controversie.

Con queste dichiarazioni, Biasin ha acceso i riflettori su un tema caldo nel mondo del calcio italiano, invitando a una riflessione più ampia e a un confronto diretto tra le parti coinvolte.

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Redazione