In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si svolge il 25 novembre, il comune di Fano ha ideato un programma ricco di eventi dal titolo “Oltre il silenzio – per una cultura del rispetto non solo il 25 novembre“. Questa iniziativa si snoda attraverso una serie di manifestazioni culturali e informative, mirate a sensibilizzare la comunità sul tema della violenze di genere e promuovere una cultura di rispetto e accettazione.
Il primo evento della rassegna si terrà l’11 novembre alle 17:30 presso il foyer del Teatro della Fortuna. Sarà inaugurata la mostra ‘Scarpette rosse‘, un progetto ideato dagli Amici della ceramica di Pesaro e caratterizzato da installazioni artistiche che intendono rappresentare simbolicamente le vittime di violenza. Si tratta di un’iniziativa che non solo offre un messaggio visivo forte e diretto, ma stimola anche riflessioni più profonde sulla condizione delle donne. In seguito all’inaugurazione, ci sarà un incontro con la dottoressa Monica Dimonte, esperta di tematiche legate alla violenza di genere, che offrirà uno spazio di confronto e discussione sulle problematiche affrontate dalle donne.
Il programma prosegue il 18 novembre al Teatro della Fortuna con lo spettacolo “Istantanee di donna“, un’opera che si propone di esplorare e rappresentare le molteplici sfaccettature dell’esperienza femminile. Gli eventi non si fermano qui; il 23 novembre, dalle 9:30, la sala della cultura ospiterà una maratona di interventi organizzata dall’associazione ‘Vittime riunite d’Italia‘, intitolata #adessoabele2024. Questo momento di discussione avrà come obiettivo quello di riunire esperienze e testimonianze, favorendo un dialogo aperto su un tema di cruciale importanza, come quello della violenza.
Il giorno centrale delle manifestazioni è previsto per il 25 novembre. Durante questa giornata si svolgeranno tre eventi significativi. In primo luogo, si terrà un consiglio comunale monotematico, in cui i rappresentanti locali discuteranno su politiche e azioni intraprese per combattere la violenze contro le donne. In parallelo, il liceo Nolfi Apolloni presenterà una lettura di poesie, permettendo agli studenti di esprimere artisticamente il loro impegno su questo tema.
Un evento chiave della giornata sarà l’incontro al foyer del teatro con Eleonora Giovannini, scrittrice e giornalista, che presenterà il suo libro “Le Donne e il dolore“. Questo libro offre uno sguardo profondo sulle esperienze di donne che hanno affrontato situazioni di violenza, dando voce a chi spesso rimane in silenzio.
La settimana successiva proseguirà con attività significative. Il 26 novembre, alle 10, nella sala giunta del Palazzo municipale, l’associazione Cante di Montevecchio donerà al Comune un vaso restaurato utilizzando la tecnica giapponese del Kintsugi. Quest’arte rappresenta le cicatrici e il recupero, simbolizzando il cammino di guarigione delle donne vittime di violenza. Alle 18, sempre del 26 novembre, si terrà il convegno “Amore senza lividi, voci contro la violenza“, un’iniziativa congiunta di Confindustria e dell’associazione Percorso donna, che vedrà la partecipazione di esperti e attivisti sul tema.
Un altro appuntamento importante si svolgerà il 29 novembre alle 17:30, quando il Soroptimist organizzerà il convegno “Read the signs – leggi i segnali“. Questo incontro avrà un focus sulla violenza domestica e sulla cyberviolenza, argomenti sempre più attuali e che richiedono attenzione e consapevolezza. La sessione, che si terrà nella sala di rappresentanza della Fondazione Carifano, fornirà informazioni pratiche su come riconoscere i segnali di allerta e supporto per le vittime.
Infine, per concludere il ciclo di eventi, il 1 dicembre alle 17 si svolgerà uno spettacolo di musica e parole, dal titolo “Voci di Donne“, curato dal Rotary Club nella storica chiesa di Santa Maria del Gonfalone. Questo evento mira a celebrare la forza e la resilienza delle donne, proponendo un momento di riflessione e convivialità aperto a tutta la comunità.
La rassegna “Oltre il silenzio” non solo rappresenta un forte messaggio contro la violenza sulle donne, ma si propone anche di attivare una riflessione collettiva sulla necessità di costruire una società in cui il rispetto e la dignità siano valori condivisi e perseguiti da tutti.