La Dinamo Sassari, storica squadra di basket sarda, sta attraversando un periodo di transizione. Con ben undici nuovi innesti rispetto alla scorsa stagione, il team fatica a trovare l’equilibrio e a costruire la giusta chimica tra i giocatori. Nelle ultime dichiarazioni rilasciate dal GM Federico Pasquini durante il podcast “Tripla Doppia”, emergono le difficoltà, i piani futuri e i problemi legati agli infortuni, che rappresentano una sfida costante per la società.
Pasquini ha affrontato il tema della partenza poco brillante della Dinamo, evidenziando come la mancanza di esperienza nel nuovo gruppo di giocatori abbia influito sull’inizio della stagione. “Abbiamo undici giocatori nuovi rispetto alla passata stagione – ha dichiarato – e questo ha comportato una necessità di tempo per creare la chimica giusta.” Una partenza difficile, quindi, nonostante l’anticipato avvio della preparazione. Le conseguenze della sconfitta in finale con Bonn nel preliminare di Basketball Champions League hanno lasciato scorie, portando a settimane di lavoro non ottimale. Questo ha avuto un impatto diretto sui risultati, con la squadra che ha perso un’importante opportunità di rinforzare la propria posizione in classifica.
Pasquini ha chiarito che, al momento, Sassari si trova a due punti dai playoff, una situazione critica che rende ogni partita fondamentale. La resa contro le squadre più atletiche, come Reggio Emilia, evidenzia ancora di più la fragilità del roster, che ha bisogno di tempo per amalgamarsi e trovare una propria identità.
Il GM ha espresso le sue preoccupazioni anche riguardo alla competitività del mercato italiano. “Oggi il mercato italiano non è la prima scelta”, ha sottolineato, menzionando come le squadre spagnole, turche, asiatiche e persino australiane attirino talenti, creando nuove sfide per le squadre italiane. Nel contesto attuale, trovare giocatori disposti a contrattare con Sassari si fa sempre più difficile, e Pasquini è convinto che il tempismo sia cruciale. “Preferisco chiudere la squadra prima”, ha affermato. Questo avviene perché l’esperienza lo ha portato a osservare che i giocatori disponibili a luglio o più tardi abbiano già scartato molte opzioni, il che spesso implica una mancanza di motivazione e voglia di emergere.
La ricerca di una strategia di squadra che possa garantire successi e miglioramenti nel gioco è al centro delle preoccupazioni di Pasquini. Le vittorie ottenute a Venezia, quando la squadra ha giocato “di sistema”, hanno dimostrato che un approccio coeso può portare a ottimi risultati, soprattutto contro squadre forti e ben messe in campo.
Un tema fondamentale discusso da Pasquini è stato quello degli infortuni, in particolare quello di Sokolowski, un giocatore che ricopre un ruolo cruciale nella squadra. Sokolowski ha avuto un problema al piede durante un incontro con la nazione contro l’Estonia, e il GM ha chiarito che “dobbiamo vedere sicuramente lo stato dopo gli ultimi esami.” L’infortunio di un elemento chiave come lui ha rappresentato un duro colpo per la Dinamo, che aveva trovato nel suo stile di gioco il perfetto equilibrio.
L’attesa per il recupero è palpabile, e l’esito dell’ultima visita medica sarà determinante per il futuro immediato della squadra. Pasquini ha sottolineato quanto sia importante Sokolowski per il gruppo: “Quando la squadra è oliata, lui è un equilibratore perfetto.” La speranza di rivederlo in campo è forte, e questa settimana si prospetta cruciale per decidere le prossime mosse da attuare in un momento delicato della stagione.
Con i prossimi impegni di campionato alle porte, la Dinamo Sassari si prepara ad affrontare nuove sfide, consapevole delle difficoltà ma anche delle potenzialità di crescita che caratterizzano il suo giovane roster.