Federico Pellegrino centra la finale ma si ferma al quarto posto nella sprint di Val di Fiemme

Il mondo dello sci di fondo ha gli occhi puntati su Federico Pellegrino, il campione italiano che ha affrontato la sprint in tecnica classica a Val di Fiemme, aprendo così il trittico finale del Tour de Ski. Nonostante una prestazione di rilievo che lo ha portato in finale, Pellegrino ha dovuto accontentarsi di un deludente quarto posto. La competizione si fa sempre più intensa e la sfida finale si concluderà a breve con la Final Climb verso l’Alpe Cermis, un appuntamento imperdibile per gli appassionati di questo sport.

Klaebo rinforza la leadership

A conquistare la vittoria è stato Johannes H›fstud Klaebo, il quale ha dimostrato una volta di più il suo indiscusso dominio nel circuito. Il campione norvegese ha ottenuto il miglior tempo già durante il turno di qualificazione, consolidando così la sua posizione di leader nella classifica generale del Tour de Ski. Questo evento non è solo una gara, ma una vera e propria sfida tra i migliori sciatori del mondo, dove ogni secondo può cambiare le sorti di un atleta. Klaebo, con la sua strategia ben pianificata e abilità tecniche, ha superato il connazionale Even Northug e lo svedese Markus Grate, confermandosi come uno dei favoriti per la vittoria finale.

Il percorso rinnovato di Val di Fiemme ha messo alla prova i concorrenti, con tratti impegnativi che richiedono concentrazione e prestanza fisica. Klaebo ha dimostrato di essere all’altezza di queste difficoltà, rendendo la sua vittoria ancora più significativa. La lotta per il primo posto si è rivelata una vera e propria battaglia, con gli atleti costretti a dare il massimo in ogni fase della corsa.

Performance del team azzurro

Il team azzurro ha mostrato una prestazione complessivamente positiva, con ben sette atleti presenti nel tabellone principale della sprint. Tra questi spiccano Giacomo Gabrielli, Giovanni Ticcò, Elia Barp e Martino Carollo. Questi giovani talenti, purtroppo, si sono fermati nelle batterie, cercando di aggrapparsi ai posti di ripescaggio. È interessante notare come i due atleti più giovani, Barp e Carollo, abbiano dato prova di grande determinazione, mantenendo viva la speranza fino all’ultimo.

Michael Hellweger ha saputo superare il turno e ha tentato di lanciarsi in finale, chiudendo la semifinale in sesta posizione. Anche Daprà ha fatto il suo, concludendo all’undicesimo posto e cercando di accedere alla fase finale. La squadra italiana ha mostrato di avere una bella profondità di talenti e, nonostante qualche battuta d’arresto, può contare su atleti giovani e promettenti che potrebbero brillare nei prossimi anni.

Nicole Monsorno e le altre atlete

Nicole Monsorno, che aveva impressionato con il secondo tempo durante il turno di qualificazione, ha visto il suo sogno di andare in finale sgretolarsi in semifinale. Complice la concorrenza agguerrita, anche Caterina Ganz non è riuscita a proseguire il proprio cammino, rimanendo fuori dalla gara principale dopo una buona fase di qualificazione. Questo evento evidenzia quanto sia arduo il percorso per le atlete nel panorama dello sci di fondo, dove ogni dettaglio può fare la differenza.

Altro momento significativo si registra per Federica Cassol, che si è fermata in batteria al 26esimo posto. Nonostante si sia mostrata coraggiosa in salita, non ha potuto mantenere il ritmo nel lungo rettilineo finale. Man mano che le concorrenti hanno guadagnato terreno, Cassol ha dovuto cedere il passo, rendendo chiaro quanto sia difficile mantenere la concentrazione e l’energia fino all’ultima fase della competizione. A trionfare nella finale è stata la svizzera Nadine Fähndrich, che ha dimostrato di essere in ottima forma.

La sprint di Val di Fiemme ha offerto un’ottima vetrina per il talento italiano, nonostante le sfide affrontate. I prossimi eventi del Tour de Ski offriranno sicuramente nuove possibilità per gli atleti e un palcoscenico per ribaltare le sorti delle gare.

Published by
Valerio Bottini