Felice Romano, artista napoletano noto per la sua capacità di mescolare poesia e musica, si appresta a lanciare il suo ultimo lavoro dal titolo “Gennaro Esposito nato netturbino”, in uscita il 15 ottobre. In questo nuovo album, Romano riflette su tematiche sociali e sentimentali attraverso un sound nostalgico che richiama l’era musicale degli anni Ottanta e Novanta. Il cantautore punta a utilizzare un linguaggio musicale distintivo per creare un’opera che invita all’introspezione e alla riflessione.
Il concetto dietro “Gennaro Esposito nato netturbino”
Un alter ego musicale
Felice Romano ha concepito questo nuovo progetto come un’opera che riflette i suoi pensieri e le sue emozioni, creando un personaggio emblematico: Gennaro Esposito, un netturbino che non si limita a pulire le strade fisiche, ma cerca di liberare le anime dalle sporcizie interiori. «Ho voluto dare vita a un alter ego – spiega Romano – che cerca di sollevare il velo su tutte le cose brutte che ognuno di noi porta con sé». Con questa figura, Romano intende andare oltre le apparenze e stimolare una profonda riflessione sulla condizione umana e sulle emozioni che spesso sono trascurate.
Il brano di apertura dell’album introduce questa tematica centrale, e ciascuno dei dieci brani proposti è concepito per affrontare questioni di rilevanza sociale e personale. La musica diventa quindi uno strumento terapeutico che offre la possibilità di esplorare il lato più oscuro dell’anima umana, evidenziando l’importanza della purificazione personale come mezzo di miglioramento collettivo.
I brani e i temi trattati
Dall’amore alla rimozione delle cattiverie
L’album è caratterizzato da un mix di brani che spaziano dall’amore a tematiche più oscure, come l’autoanalisi e la rimozione delle negatività. Il singolo “Allora vasame” si distingue per la sua dolce melodia e il suo profondo significato, presentando un quartetto di strumenti classici che creano un’atmosfera unica e commovente. I dieci brani raccolti nell’album, pur affrontando piccole “sporcizie” emotive, mostrano come, sommandole, queste possano tracciare un quadro di un mondo potenzialmente migliore.
Romano enfatizza l’importanza di “pulire” l’anima, chiarendo come il messaggio principale dell’album sia la necessità di affrontare le proprie debolezze e di lavorare su di sé. Con un linguaggio evocativo, il cantautore intende incitare i suoi ascoltatori a esaminare le proprie vite e comportamenti attraverso la lente di Gennaro Esposito.
Collaborazione con musicisti di spicco
Un gruppo di artisti di talento
Per la realizzazione di questo album, Felice Romano ha collaborato con un team di musicisti di eccellenza, che hanno contribuito a plasmarne il suono. Tra i nomi coinvolti si annoverano Ivano Petti e Davide Frezza alla batteria, Catello Tucci al violoncello, e Franco Ponzo alle chitarre. Il contributo di Saverio Carpine alle tastiere ha dato vita a arrangiamenti ricercati e coinvolgenti, mentre il missaggio e il mastering sono stati curati da Francesco Di Tullio.
Ogni musicista ha portato la propria esperienza e creatività nel progetto, affinando un sound che riesce a trasmettere emozioni profonde e autentiche. Grazie a questo collaborativo lavoro di squadra, Romano è riuscito a far emergere il concetto di comunità e solidarietà, rendendo il suo album un vero e proprio riflesso della cultura musicale partenopea e non solo.
Riflessioni sulla carriera e sul futuro della musica
Un cammino artistico ricco di esperienze
Con sette album e circa trecento canzoni all’attivo, Felice Romano ha costruito una carriera musicale variegata e significativa. Tuttavia, l’artista si distingue per la scelta di scrivere principalmente in italiano, evidenziando la sua intenzione di mantenere alta la qualità espressiva. «L’uso del napoletano è una questione di responsabilità», afferma Romano, sottolineando come sia fondamentale essere preparati e consapevoli quando si affronta la scrittura in vernacolo.
Riflettendo sulla musica contemporanea, Romano ha espresso il suo scetticismo riguardo alle correnti attuali, sottolineando la mancanza di autenticità in molte produzioni moderne. Paragona l’attuale panorama musicale a un’epoca di oscurantismo, auspicando un ritorno a forme di espressione più genuine e coinvolgenti.
Felice Romano, con il suo nuovo album, non offre solo nuova musica, ma invita anche a una riflessione più ampia su arte, comunità e responsabilità individuale. “Gennaro Esposito nato netturbino” si preannuncia come un’opera che saprà toccare le corde più profonde di chi lo ascolta.