Un appello forte e chiaro quello di Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria e noto tifoso della Roma, che in un comunicato ha esortato i proprietari della squadra giallorossa, Dan e Ryan Friedkin, a rifondare la società e a mettere fine a spese poco oculate. Le sue parole non solo esprimono la frustrazione di molti tifosi, ma anche la necessità di un cambio di mentalità rispetto alla gestione della squadra.
Un amore per la Roma che dura nel tempo
Massimo Ferrero ha voluto sottolineare la propria lunga storia di affetto per la Roma, affermando di essere un tifoso della squadra sin da bambino. Ricorda i grandi giocatori del passato, come Agostino Di Bartolomei e Nils Liedholm, e il suo legame con la curva giallorossa, esprimendo una connessione emotiva profonda con il club. La sua testimonianza fa eco ai sentimenti di incredulità e delusione di molti sostenitori che vedono la Roma, un club con una storia ricca e appassionante, affrontare difficoltà in campo e nella gestione.
Ferrero critica apertamente le scelte fatte dai Friedkin, definendo il loro approccio come poco attento alle reali esigenze della squadra. Accusa i dirigenti di circondarsi di consiglieri poco competenti, sottolineando che, per una squadra come la Roma, è fondamentale avere al timone figure che comprendano profondamente la cultura e la passione giallorossa. Questa connessione locale, secondo lui, è indispensabile per prendere decisioni efficaci e strategiche.
Cambia la gestione, cambia il futuro
Nel suo intervento, Ferrero si oppone all’idea di continuare a spendere in modo irresponsabile, evidenziando che la Roma ha investito milioni in giocatori senza vederne un riscontro soddisfacente. Riferendosi a nomi noti come Monchi e Ghisolfi, afferma che la gestione della squadra non può essere paragonata a quella di un’entità politica come l’Unione Europea. La Roma è un club con una sua identità , che merita di essere guidata da persone che ne condividano i valori e il feeling locale.
Ferrero reclama anche un processo di rifondazione che parta dall’interno. Propone di formare una nuova direzione che possa restaurare il legame tra la società e i suoi tifosi, promuovendo l’idea di coinvolgere professionisti del calcio che abbiano una reale conoscenza del panorama romanista. L’intento è chiaro: riportare entusiasmo, passione e competenza al centro della gestione della Roma, nella speranza di rinvigorire il legame con la sua vastissima e affezionata tifoseria.
Un sogno da realizzare
Il messaggio di Ferrero ai Friedkin non è solo un grido di allerta, ma anche un invito a sognare. Con una carriera lunga e significativa nel calcio, non cerca riconoscimenti personali o compensi, ma desidera restituire alla Roma il sogno di un futuro vincente. Desidera vedere il club tornare a un livello in cui i tifosi possano tornare a riempire lo stadio e gioire per le vittorie.
Ferrero pone l’accento sull’importanza di un approccio umanistico al calcio, dove passione e amore per il gioco devono prevalere sulle sole logiche economiche. La recente tendenza di portare direttori sportivi e manager dall’estero, purtroppo, sembra allontanare la squadra dalla sua essenza. Senza girare attorno al nocciolo della questione, propone un incontro diretto con il presidente Friedkin, dimostrando la sua disponibilità e il suo impegno per il bene del club.
In una fase cruciale per il futuro della Roma, la richiesta di Ferrero potrebbe essere un campanello d’allarme per la dirigenza, un’opportunità per rivedere la strategia e riscoprire il valore di un progetto che metta al centro gli interessi dei romani e della loro squadra del cuore.