Un evento insolito ha sollevato un forte dibattito in merito all’uso di luoghi storici per manifestazioni private. Nicolas Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha diffuso un video che mostra una festa di nozze svoltasi lo scorso 7 dicembre presso l’Archivio di Stato di Napoli, un istituto noto per il suo patrimonio culturale e storico. Questa celebrazione, che ha visto la partecipazione di circa 300 invitati, ha attirato l’attenzione e le critiche dei sindacati e delle autorità preposte alla tutela del patrimonio.
Una celebrazione in un luogo intriso di storia
Il chiostro dell’Archivio di Stato di Napoli, con la sua architettura risalente al Cinquecento, è un luogo di immenso valore culturale. Durante la celebrazione, gli invitati sono stati accolti con flute di spumante e champagne, mentre un DJ animava la serata con musica ad alto volume. La Sala Filangieri, decorata con affreschi storici e ospitante manoscritti di pregio, è diventata così il palcoscenico di un banchetto nuziale, un evento che ha sollevato interrogativi sulla gestione degli spazi pubblici e sulla loro preservazione.
Le denunce sollevate dai sindacati di categoria come Cgil Fp, Cisl Fp, Confsaln e Unsa Uil pongono l’accento sul potenziale danno che eventi simili possono causare a preziose opere d’arte e alla sicurezza della struttura. Il personale di catering, rientrando nei vari ambienti, ha generato dubbi sulla gestione dell’evento, rendendo evidente la difficoltà di coordinamento in un contesto così delicato.
Le critiche dei sindacati e la richiesta di chiarimenti
Il deputato Borrelli ha accettato talune denunce avanzate dai sindacati, i quali hanno messo in evidenza preoccupazioni riguardanti le condizioni di sicurezza e il regolare svolgimento dell’evento. I rappresentanti sindacali hanno evidenziato che il chiostro del Platano non era adeguato a ospitare una simile affluenza, ritenendo rischioso il gran numero di invitati concentrati in spazi ristretti e sul rischio di danni ai cicli pittorici. La situazione è ulteriormente peggiorata grazie alla richiesta di usare fumo artificiale, causando l’attivazione dei rilevatori antifumo e portando a diverse chiamate per la gestione di emergenze.
La posizione dei sindacati è chiara: invitano a riflettere sull’opportunità di autorizzare simili eventi all’interno di strutture monumentali, sostenendo che l’Archivio di Stato di Napoli non dovrebbe essere utilizzato per celebrazioni di questo tipo. La loro preoccupazione si fonda sull’obiettivo di tutelare un patrimonio artistico che appartiene all’intera collettività.
L’appello alla Soprintendenza e alla direzione
Le dichiarazioni del deputato Borrelli richiedono anche un chiarimento da parte della Soprintendenza, la quale deve garantire che tutti i permessi siano stati rispettati e rilasciati in modo appropriato. La questione della sicurezza dei beni monumentali è al centro dell’attenzione, in quanto eventi di grande affluenza potrebbero comportare rischi significativi per la conservazione delle opere d’arte.
Borrelli ha sottolineato la necessità di riconsiderare l’approccio attuale alla gestione di eventi, suggerendo l’opportunità di vietare manifestazioni troppo rumorose o poco indicate in contesti monumentali come quello dell’Archivio di Stato. L’obiettivo è salvaguardare il patrimonio culturale, evitando che manifestazioni ritenute inadeguate possano danneggiare questo importante elemento della storia napoletana e italiana.
Negli ultimi anni, il dibattito sulla valorizzazione e sull’uso degli spazi pubblici storici è divenuto sempre più necessario, mettendo in evidenza l’importanza di stabilire regole chiare e linee guida per l’organizzazione di eventi in luoghi di così grande rilevanza culturale.