Festival “Dal teatro nello spazio a spazi per il teatro”: Acerra ospita la rassegna fino al 28 novembre

La prima edizione della rassegna “Dal teatro nello spazio a spazi per il teatro” è in pieno svolgimento ad Acerra, offrendo un ricco programma di eventi dedicati al teatro e alla musica, sotto la direzione artistica di Ferdinando Smaldone, Giuseppe Cerrone, Luigi Casa e Donato Barbato. Dopo aver riservato le prime settimane ad opere storiche napoletane, il festival si sta ora concentrando sulla favola napoletana, proponendo una varietà di attività che abbracciano performance teatrali, concerti, mostre e laboratori.

La settimana dedicata alla favola napoletana

Dal 21 al 27 ottobre, il festival celebra la tradizione della favola napoletana, partendo da Giambattista Basile fino ai giorni nostri con Manlio Santanelli. Durante questa settimana, Santanelli avrà un ruolo centrale, presentando il suo nuovo libro “Dieci favole antiche alla maniera di Giambattista Basile” il 24 ottobre alle 19 presso il Museo di Pulcinella. Il momento clou di questa programmazione sarà l’anteprima nazionale dello spettacolo “Ce steva tre vvote”, in scena il 27 ottobre alle 18:30 al Museo del Folklore e della Civiltà Contadina, interpretato da Federica Aiello e Maurizio Murano. La favola, parte essenziale della cultura napoletana, viene interpretata come strumento di riflessione e dialogo tra le generazioni.

In aggiunta agli spettacoli, sono previsti workshop e attività pensati per coinvolgere anche i più giovani. Tra queste ci saranno diversi laboratori teatrali e un evento speciale per i bambini, “Pulcinella e il drago”, che si terrà il 27 ottobre. I workshop sono strutturati per permettere una restituzione finale in forma di spettacolo, contribuendo così a formare un pubblico più consapevole e attivo nella cultura teatrale.

Attività collaterali e esposizioni fotografiche

Non solo teatro, ma anche arte visiva e musica sono parte integrante della rassegna. Una mostra fotografica, “Così disse mio padre prima di cena”, curata da Antonio Raucci, sarà inaugurata il 25 ottobre presso il Teatro Rostocco. Questa esposizione si inserisce in un contesto di valorizzazione della memoria e della tradizione, utilizzando fotografie come strumento di narrazione culturale. La mostra offrirà al pubblico un affaccio sulla realtà quotidiana attraverso l’immagine, creando un dialogo tra passato e presente.

In ambito musicale, il festival ospiterà il concerto di Uècaro il 26 ottobre, un gruppo che unisce diverse influenze musicali, dal jazz al rap, mantenendo una forte identità napoletana. L’evento si svolgerà nel quartiere Gescal e mira ad attrarre una nuova audience, richiamando l’attenzione non solo degli appassionati di teatro ma anche di chi ama la musica in tutte le sue sfaccettature. La sinergia tra diverse forme d’arte offre un’opportunità unica di esplorazione culturale, contribuendo a un’atmosfera festiva e coinvolgente.

Un viaggio tra tradizione e contemporaneità

Il festival “Dal teatro nello spazio a spazi per il teatro” è più di una semplice serie di eventi; rappresenta un tentativo di ripristinare il legame tra la comunità e il teatro, rispondendo a una crescente disaffezione nei confronti delle arti performative amplificata dalle nuove tecnologie. La scelta di utilizzare spazi non convenzionali, come giardini e piazze, mira a riportare il teatro tra la gente, incrementando la partecipazione di un pubblico variegato e rinnovato.

Tra gli eventi futuri, la quarta settimana del festival, che si terrà dal 4 al 10 novembre, avrà un focus particolare su Enzo Moscato e Annibale Ruccello, due figure emblematiche della drammaturgia degli anni ’80 e ’90. Attesi concerti e performances, tra le quali spiccano lo spettacolo “Scannasurece” e un concerto di Francesco Di Bella, rappresentano un omaggio al patrimonio culturale napoletano e una riscoperta di autori significativi.

La rassegna si chiuderà il 28 novembre celebrando i drammaturghi contemporanei della nuova scena napoletana, con eventi che continueranno a esplorare e valorizzare la ricchezza e la varietà del teatro, mantenendo sempre vivo il filo di collegamento tra tradizione e innovazione.

Published by
Valerio Bottini