Francesca Pascale sostiene lo ius scholae di Tajani e parla di ius soli e legalizzazione delle droghe leggere

Francesca Pascale, nota figura politica e già compagna di Silvio Berlusconi, espone le sue opinioni in merito ai recenti sviluppi sul tema della cittadinanza, sottolineando l’importanza della proposta di legge sullo ius scholae presentata dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani. La Pascale si esprime su questo argomento con un approccio che spazia dall’analisi politica alla necessità di un cambiamento nell’ottica della multiculturalità, riflettendo anche sulle proprie esperienze personali e sulla visione di Berlusconi.

La proposta di Tajani sullo ius scholae

Un riconoscimento per i giovani cittadini

Francesca Pascale ha accolto con favore la proposta di Antonio Tajani riguardo allo ius scholae, che prevede la possibilità di ottenere la cittadinanza italiana per i ragazzi nati in Italia o che vi hanno risieduto per un certo numero di anni. Secondo Pascale, questo rappresenterebbe un importante passo avanti per riconoscere i diritti dei giovani che vivono nel nostro Paese e che si identificano come cittadini italiani a tutti gli effetti. L’ex compagna di Berlusconi afferma che “chi nasce nel mio Paese ha diritto a essere cittadino italiano”, evidenziando così il collegamento tra diritto di cittadinanza e identità nazionale.

La necessità di educazione civica

Pascale sottolinea anche che è un dovere e un onore per questi giovani stranieri o figli di stranieri di istruirsi come cittadini italiani. L’educazione civica assume quindi un valore fondamentale, in quanto prepara i ragazzi a diventare membri attivi della società. Nel suo intervento, la Pascale si dice “felicemente sorpresa” dalla posizione di Tajani, notando come quest’ultimo, pur avendo un passato di relazioni complesse, riesca a mantenere una posizione diplomatica e forte su questioni fondamentali come quella della cittadinanza.

Le differenze con il ius soli e critiche alla destra

Un confronto con il passato di Berlusconi

Pur apprezzando la proposta di Tajani, Francesca Pascale non nasconde di essere favorevole anche allo ius soli, che darebbe diritto alla cittadinanza italiana a chi nasce sul suolo nazionale, a prescindere dalla situazione dei genitori. Sottolinea che la questione della cittadinanza italiana è direttamente collegata a una concezione del Paese che deve evolversi con i cambiamenti della società. Pazienza e lungimiranza, insegnate dal suo ex compagno Berlusconi, sono per la Pascale fondamentali nella politica contemporanea.

Critica a Salvini e Vannacci

Nella sua analisi, Pascale critica anche figure politiche di primo piano come Matteo Salvini e il generale Vannacci, che secondo lei non avrebbero un reale polso della situazione sociale italiana. Mette in evidenza come i valori tradizionali siano giusti, ma che la politica deve anche evolversi per rispondere alle esigenze e alla diversità della società contemporanea. Si definisce orgogliosamente napoletana e bisessuale, affermando di trovarsi in contrapposizione con la visione della Lega di Salvini, ritenuta inadeguata rispetto alla realtà multirazziale dell’Italia di oggi.

Legalizzazione delle droghe leggere

Un tema attuale e controverso

Francesca Pascale non si ferma solo alla questione della cittadinanza, ma affronta anche il tema della legalizzazione delle droghe leggere, proponendo provocatoriamente un “ius cannabis”. Riferendosi al dibattito locale e nazionale su questo tema, Pascale sottolinea come il proibizionismo stia alimentando anziché risolvere il problema legato all’uso di sostanze stupefacenti. La sua posizione aperta sulla legalizzazione riflette un pensiero progressista, dove si cerca di affrontare problemi sociali attraverso soluzioni più libere e responsabili.

Una visione liberale della società

Sostiene che la legalizzazione potrebbe condurre a una riduzione della criminalità e a una migliore regolamentazione del mercato. Secondo Pascale, la legalizzazione rappresenterebbe un modo per affrontare la questione in maniera più pragmatica, sostenendo che l’approccio della destra attuale è inefficace e nostalgico. In un contesto in cui la società sta evolvendo rapidamente, il dibattito su tematiche come l’uso di droghe e i diritti di cittadinanza diventa sempre più centrale, richiedendo politiche e visioni lungimiranti.

Francesca Pascale, attraverso le sue dichiarazioni, si presenta come una voce che invita al dialogo e al progressismo, auspicando un’apertura e una revisione delle norme che regolano la società italiana contemporanea.

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Redazione