L’intervista a Francesco Baiano, ex calciatore e attuale allenatore, ha fornito alcune interessanti riflessioni riguardo alla situazione attuale del Napoli. Trasmessa in diretta su Radio Goal di Kiss Kiss Napoli, l’intervista ha toccato vari aspetti dell’evoluzione della squadra, le prossime sfide e le scelte strategiche di allenatori e giocatori. Con l’assenza di elementi chiave come Victor Osimhen e Kim Min-Jae, il Napoli si trova ad affrontare un periodo di transizione che richiede un’analisi approfondita e realistica.
la transizione dopo la partenza di giocatori chiave
Francesco Baiano ha evidenziato il peso delle assenze nel Napoli attuale. Secondo l’allenatore, la partenza di Osimhen, attaccante affermato e capace di realizzare oltre 25 gol a campionato, ha lasciato un vuoto profondo nel reparto offensivo. L’ingresso in campo di nuovi giocatori, come Kvaratskhelia e Politano, porta inevitabilmente a confronti impietosi con la scorsa stagione, quando il Napoli si è coronato campione. Baiano non risparmia critiche a chi continua a paragonare l’attuale formazione con quella dello scudetto, affermando che spesso le persone non sembrano comprendere la reale difficoltà della situazione.
La mancanza di Kim ha aggiunto ulteriori complessità. Baiano sottolinea come il difensore sudcoreano fosse un vero muro in campo e che, nonostante l’arrivo di Buongiorno, il Napoli ha bisogno di tempo per trovare nuovi equilibri. La personalità e il carisma che Kim portava con sé sembrano aver lasciato un’impronta che i nuovi giocatori stanno faticando a colmare.
l’importanza delle scelte strategiche dell’allenatore
Un altro punto cruciale sollevato da Baiano riguarda le scelte tattiche di Conte, che ha deciso di schierare le riserve in Coppa Italia, suscitando non poche polemiche. L’allenatore avverte che il calcio non è una scienza esatta e che le decisioni in panchina devono essere valutate in base alle performance dei giocatori. Le riserve, spesso viste come una scelta di minor valore, hanno invece la responsabilità di dimostrare il loro valore quando hanno l’opportunità di scendere in campo.
Baiano fa un confronto con l’Empoli, che ha schierato i propri riserve in una recente partita a Torino con esiti molto positivi. Questo evidenzia come anche i giocatori meno titolari abbiano il dovere di mostrare impegno e determinazione. Se non svolgono al meglio il loro compito, non solo non forniranno un valido supporto all’allenatore, ma potrebbero anche mettere a rischio la loro posizione.
la differenza tra titolari e riserve
Nel calcio, la distinzione tra titolari e riserve è fondamentale e va riconosciuta. Baiano non esita a rinsaldare questo concetto, affermando che non tutti i giocatori sono uguali e che i titolari spesso presentano un valore aggiunto in campo. Questo mese di settembre e le settimane successive saranno cruciali per il Napoli, mentre cerca di trovare la propria identità e il proprio gioco, specialmente con partite decisive all’orizzonte.
La pressione sull’allenatore e sui giocatori sarà costante, e le scelte del tecnico diventeranno sempre più strategiche. Non si tratta solo di selezionare il miglior undici iniziale, ma anche di costruire un gruppo coeso e performante. Baiano spinge affinché le riserve si impegnino a superare le aspettative, dimostrando che possono contribuire al successo della squadra in modo significativo. La prossima sfida per il Napoli sarà affrontare l’incertezza e la pressione, ricordando che il calcio è fatto di opportunità, ma anche di responsabilità.