Francesco Montervino, ex calciatore e attuale opinionista sportivo, ha condiviso con i microfoni di Radio Marte la sua visione riguardo ai migliori calciatori dell’era De Laurentiis al Napoli. La sua Top11 include nomi iconici e leggende del club, offrendo uno spaccato interessante su come Montervino ricorda giocatori che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del club partenopeo.
Montervino ha iniziato a discutere i portieri che potrebbero far parte della sua formazione ideale, evidenziando Gennaro Iezzo come una scelta imprescindibile. “Iezzo è stato un portiere stratosferico, straordinario”, ha dichiarato Montervino, non senza un pizzico di nostalgia per i successi di un’epoca in cui Napoli tornava a splendere. Iezzo, famoso per le sue parate decisive, ha saputo garantire al Napoli diversi punti cruciali durante le sue apparizioni, un aspetto che Montervino sottolinea non solo per l’affetto personale, ma per il reale valore calcistico del portiere.
Sebbene Iezzo non abbia giocato in Champions League come alcuni dei suoi successori, come Pepe Reina e David Ospina, Montervino afferma che non ha nulla da invidiare a loro. Ha infatti partecipato con grande successo alla Coppa UEFA e ha mostrato un livello di prestazioni che lo colloca tra i migliori. La scelta di Iezzo in porta rappresenta un legame emotivo con il passato, ma anche una chiara valutazione delle sue qualità.
Nel ripercorrere la rosa difensiva, Montervino si è trovato di fronte a una scelta rappresentativa tra fuoriclasse come Kalidou Koulibaly, Kim Min-jae, Fabio Cannavaro e Raul Albiol. Per una formazione a quattro, il suo schieramento ideale vedrebbe senza dubbio Koulibaly e Cannavaro, con la possibilità di Albiol come alternativa, un player che ha dimostrato leadership e solidità difensiva nel suo periodo a Napoli.
Se invece si optasse per una difesa a tre, la situazione si complicherebbe. Montervino ribadisce la versatilità di Kim e Koulibaly, entrambi capaci di agevolare manovre difensive più solide e dinamiche. La valenza di un trio composto da questi calciatori potrebbe garantire un ulteriore livello di sicurezza alla retroguardia, rendendo la squadra difficile da superare. La sua analisi mette in luce non solo i singoli talenti, ma anche come le combinazioni tra di loro possano rendere questo reparto particolarmente efficace.
Spostandosi nella parte offensiva del campo, Montervino esprime un entusiasmo particolare per Edinson Cavani. Per Montervino, il “Matador” è senza dubbio la scelta preminente per l’attacco del Napoli: “Cavani ha fatto la differenza, e lo considero il migliore”, afferma con fermezza. La sua abilità nel segnare e la sua dedizione al club lo hanno reso una leggenda, superando in quest’ottica anche nomi come Gonzalo Higuain e Victor Osimhen.
In un ipotetico tridente, Montervino non si limita a Cavani. La maglia numero 10 sarebbe riservata a Khvicha Kvaratskhelia, il quale, secondo Montervino, può essere paragonato solo a Ezequiel Lavezzi. “Costui ha un’espressione di qualità e forza purissima”, aggiunge, evidenziando come entrambi i calciatori possano incidere in maniera decisiva sul gioco. Concludendo il tridente ideale, Montervino porta alla luce l’importanza di Josè Callejon, un giocatore che ha assicurato all’undici partenopeo un equilibrio raro, rendendolo così funzionale e competitivo.
Montervino, con il suo approfondito esame, offre una visione che celebra il passato glorioso del Napoli e allo stesso tempo mette in risalto il presente, con nomi di spicco che continuano a scrivere la storia del club.