Franklin Graham, noto pastore evangelico e sostenitore di Donald Trump, si prepara a calcare il palco di piazza Plebiscito a Napoli il 14 settembre durante il “Noi Festival“, un evento che si propone di diffondere un messaggio di pace e spiritualità. La figura di Graham, leader della Billy Graham Evangelistic Association e di Samaritan’s Purse, è tuttavia al centro di accese polemiche negli Stati Uniti per le sue posizioni politiche e religiose, che non passano inosservate anche oltre oceano, portando con sé una scia di critiche e controversie.
Chi è Franklin Graham?
Un pastorato controverso
Franklin Graham, figlio del celebre pastore Billy Graham, ha costruito un impero religioso e politico che si intreccia profondamente con le dinamiche del conservatorismo statunitense. La sua coscienza religiosa e il suo impegno politico si manifestano in un supporto a Trump che va al di là di un semplice endorsement. Graham è considerato uno dei principali alleati del tycoon, contribuendo a mobilitare una parte significativa della comunità evangelica a suo favore. Per il pastore, Trump non è solo un politico; egli lo vede come un “uomo di Dio” capace di riportare l’America su una via di integrità morale, come testimoniato a una recente convention repubblicana dove ha condiviso un appassionato messaggio di sostegno.
La connessione con la politica
La sua retorica ha spesso solleticato accuse di suprematismo e razzismo, un punto di contesa che ha diviso grandi fette della comunità cristiana. Le sue affermazioni per accreditarlo come leader di una trasformazione religiosa nel paese sono state accompagnate da critiche feroci, in particolare dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Graham ha sia minimizzato che giustificato travagliate dinamiche politiche, affermando che le violenze sono state perpetrate da “antifa“, una tesi che ha suscitato ulteriori polemiche e accuse nei suoi confronti.
Le origini e il messaggio del Noi Festival
Il “Noi Festival” di Napoli, che ospiterà Graham, è un’iniziativa focalizzata sulla divulgazione di valori di speranza e spiritualità. Tuttavia, l’accoglienza di un personaggio controverso come il pastore ha sollevato interrogativi sull’opportunità del suo intervento e sull’immagine politica e religiosa che questa rappresenta. Le sue affermazioni e le sue azioni, anche se veicolate come messaggi di amore e pace, portano con sé il peso di una narrativa complessa che affonda le radici nella polarizzazione culturale e politica americana.
Il sostegno a Donald Trump e il messianismo evangelico
Un legame indissolubile
Franklin Graham ha trovato in Trump un alleato nel promuovere temi cari al messianismo evangelico. Il pastore ha spesso parlato del suo presidente come di un “uomo scelto da Dio“, e lo ha difeso contro critiche feroci, anche a costo di alienare porzioni della comunità cristiana. Durante la campagna elettorale, ha evidenziato come le nomine di giudici conservatori alla Corte Suprema e altre scelte politiche siano state un frutto diretto del supporto del popolo evangelico.
Il ruolo delle teoriche complottiste
Non sorprende che Graham sia influenzato da teorie complottiste. Diverse ricerche dimostrano che una parte significativa della comunità evangelica sostiene tali teorie, mentre lui stesso ha cavalcato queste convinzioni, alimentando un clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni e dei media. Sostenendo la teoria del complotto di QANON, che afferma che Trump combatte una rete di traffico di bambini tra i leader democratici, Graham riflette le paure e le ossessioni di un’ampia fetta dell’elettorato conservatore.
L’approccio del Comune di Napoli
Il sindaco Gaetano Manfredi e il festival
L’arrivo di Franklin Graham a Napoli non passa inosservato, e ha sollevato domande sulle alleanze politiche in scena. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, pur non fornendo un patrocinio ufficiale alla manifestazione, ha espresso pubblicamente sostegno all’evento tramite un comunicato che sottolinea l’importanza del festival per la città. Questo endorsement ironizza sulle differenze politiche tra un pastore cristiano di destra e un sindaco di centrosinistra, lasciando intravedere un’opportunità di dialogo e una riflessione sulle diversità religiose e culturali che caratterizzano Napoli.
I legami tra Italia e USA
Il legame tra Graham e figure politiche italiane, come il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan, rappresenta un interessante punto di incontro. Malan ha premiato Graham per le sue azioni di beneficenza e per la sua risposta durante l’emergenza Covid, consentendo così una continua interazione tra i due Paesi. Questi rapporti non solo stabiliscono connessioni politiche e sociali tra Stati Uniti e Italia, ma rivelano anche una crescita della visibilità della comunità evangelica in Europa.
Franklin Graham, pertanto, rappresenta un crocevia di credenze, pratiche religiose e politiche, facendo del suo intervento a Napoli una riflessione sulle sfide e le complessità della modernità.