Gabriele Gravina annuncia la sua ricandidatura alla presidenza della FIGC: le dichiarazioni e le sfide da affrontare

Con la decisione di ricandidarsi alla presidenza della Federazione Italiana Giuoco Calcio per il terzo mandato, Gabriele Gravina ha rilasciato alcune dichiarazioni significative nel corso di un’intervista al Corriere della Sera. Gravina si prepara ad affrontare nuove sfide, consapevole del contesto complesso in cui si trova, tra dossier illegali e pressioni esterne. La sua ricandidatura, nonostante le difficoltà e le opposizioni, è il risultato di una riflessione profonda e di una volontà di continuare a lavorare per il calcio italiano.

Gravina e la sfida della terza candidatura

Gabriele Gravina ha chiarito le ragioni della sua deciso ricandidatura, affermando di avere la “coscienza a posto” e di essere pronto a presentarsi ancora una volta al voto per la presidenza della FIGC. Il presidente uscente ha descritto il processo decisionale come non semplice, scontrandosi con situazioni avverse, tra cui dossier controversi e attacchi diretti al suo operato. Nonostante queste problematiche, ha dichiarato di non avere timori riguardo all’inchiesta che lo riguarda, rimanendo focalizzato sui suoi obiettivi per il futuro del calcio italiano.

La complessità della situazione è accentuata dall’assenza di unanimità di consensi. Attualmente, Gravina conta il supporto di cinque componenti su un totale maggiore, evidenziando la mancanza di appoggio da parte della Lega di Serie A. Tuttavia, il presidente non sottovaluta l’importanza di questa lega e si prepara a lavorare con i presidenti affinché le loro priorità vengano rispettate. La sua frase chiave, che “l’82 per cento vota Gravina e il 18 per cento rimane incerto”, suggerisce la necessità di unità e collaborazione per un cammino condiviso tra le varie leghe.

Le dinamiche interne della Lega di Serie A

Un tema cruciale per la campagna di Gravina sarà il dialogo con la Lega di Serie A, che si appresta a discutere della sua candidatura. Gravina sottolinea come molti presidenti, tra cui figure influenti, abbiano già espresso un consenso favorevole nei suoi confronti. Tuttavia, egli riconosce che la Lega di Serie A deve prima risolvere le proprie questioni interne e definire la propria governance prima di dare il via al discorso sulla candidatura.

La situazione attuale pone grande attenzione sulla autonomia della Lega, che ha acquisito nuove competenze grazie agli interventi della FIGC. Gravina è fiducioso che la leadership della Lega si concentrerà sulle scelte fondamentali, aspettandosi che il dibattito sulla sua ricandidatura emerga solo dopo aver stabilito un equilibrio all’interno della stessa lega.

Riforma dello Statuto: un passo avanti per la Lega

Uno dei temi trattati da Gravina riguarda la riforma dello Statuto della Lega, su cui recentemente ha espresso il suo pensiero. A fronte delle critiche sulla prudenza riguardo all’autonomia e rappresentanza, Gravina difende l’approccio adottato, sottolineando il raggiungimento di risultati significativi. Fa notare che la nuova riforma ha superato le aspettative, conferendo alla Lega di Serie A un potere maggiore rispetto a quello di prima.

Il presidente ha eliminato il diritto di veto che precedentemente esisteva, permettendo così un funzionamento interno più agile e reattivo. Questa trasformazione è stata avvertita nettamente dai presidenti, che hanno optato per non impugnare la riforma, avvalorando la credibilità della nuova governance. Gravina si dice soddisfatto del lavoro svolto, evidenziando l’importanza di avere una Lega che si posizioni come leader all’interno del panorama professionistico italiano.

Sul potenziale coinvolgimento di Del Piero

Gabriele Gravina è stato interpellato anche riguardo a una potenziale candidatura di Alessandro Del Piero, una figura iconica del calcio italiano. Gravina ha eluso il dibattito su questo argomento, riconoscendo il grande contributo che Del Piero ha dato al calcio italiano e alla nazionale.

Il presidente della FIGC ha tentato in passato di coinvolgere Del Piero in alcune iniziative della federazione, ma impegni personali e professionali lo hanno sempre spinto lontano dall’attività calcistica italiana. Gravina ha sottolineato l’importanza del sostegno di figure di spicco nel panorama calcistico, puntualizzando che è fondamentale avere candidati interessati e motivati per affrontare le sfide future.

Con la campagna di Gravina già avviata, l’attenzione ora si sposta verso gli sviluppi futuri e le dinamiche che definiranno il suo operato, insieme alle reazioni e scelte che manifesterà il mondo del calcio italiano.

Published by
Valerio Bottini