Martedì 19 novembre, Gabriele Gravina, presidente della FIGC, insieme a Claudia Conte, segretaria generale della Lega italiana per i diritti dell’uomo, si sono recati nel quartiere Tamburi di Taranto. L’incontro, che ha visto anche la partecipazione di Damiano Rizzi, presidente della Fondazione Soleterre, e delle autorità locali, rappresenta un passo significativo per affrontare temi di aggregazione sociale e inclusione giovanile in un’area recentemente colpita da atti di vandalismo.
La visita al campo di calcio della Parrocchia SS. Angeli Custodi
Il campo di calcio della Parrocchia SS. Angeli Custodi è un importante punto di riferimento per i bambini e gli adolescenti del quartiere Tamburi di Taranto, un’area che ha recentemente dovuto confrontarsi con atti vandalici che ne minacciano l’integrità . In questo contesto, Gravina ha sottolineato l’importanza di strutture sportive che possano fungere da luoghi di aggregazione e crescita personale per i più giovani.
Durante la visita, Gravina ha ribadito che la mission della FIGC va oltre il semplice sviluppo del calcio. “Il nostro obiettivo è usare il calcio come uno strumento di benessere fisico e mentale” ha affermato il presidente, evidenziando gli sforzi dell’organizzazione per investire nella formazione dei giovani e ridurre le marginalità sociali. La presenza di rappresentanti di istituzioni come la Regione Puglia, rappresentata dal presidente Michele Emiliano, e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha dimostrato un interesse condiviso per la questione.
L’impatto del degrado socioeconomico e le dichiarazioni di Soleterre
La Fondazione Soleterre, da sempre attenta alle problematiche sociali, ha avuto un ruolo cruciale nell’organizzazione della visita e nella sensibilizzazione riguardo alla situazione dei ragazzi di Tamburi. Damiano Rizzi ha lanciato un appello alla responsabilità istituzionale, definendo le persone del quartiere “per bene” e denunciando l’insufficienza di attenzione rivolta ai bisogni dei giovani. “È inaccettabile che le istituzioni non considerino l’importanza di avere spazi sportivi per i loro figli” ha evidenziato Rizzi, sottolineando un problema radicato che affligge la comunità locale.
La missione della Fondazione si allinea con gli obiettivi della FIGC nella promozione dello sport come strumento di inclusione e socializzazione. Il supporto non è limitato solo agli eventi sportivi, ma si estende a programmi di sostenibilità sociale che mirano a garantire opportunità e diritti fondamentali anche nelle aree più svantaggiate.
L’importanza di affrontare la questione della salute e dei diritti dei bambini
Claudia Conte ha portato in primo piano un aspetto spesso trascurato, quello della salute e del benessere dei bambini che vivono in contesti degradati. Nel suo intervento ha evidenziato come il degrado di un’area possa influenzare negativamente lo sviluppo socioeconomico di una nazione. “Il numero di aree lasciate al degrado è un indicativo della salute di una nazione” ha affermato, suggerendo che la situazione dei bambini di Tamburi, colpiti da danni collaterali derivanti dalla presenza della ex-Ilva, non possa passare inosservata.
La necessità di un intervento concreto per migliorare le condizioni di vita e di salute dei giovani in queste comunità è di vitale importanza. A tal proposito, Conte ha espresso la speranza di poter replicare il modello di intervento che ha avuto successo a Caivano, promettendo una maggiore attenzione ai bisogni dei più vulnerabili. La giornata di visite si è conclusa con improrogabili promesse di impegno, evidenziando la forza della società civile e il ruolo cruciale delle istituzioni nel processo di cambiamento sociale.