Gabriele Gravina, president della FIGC, ha recentemente rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, in cui ha fornito le sue impressioni sul prossimo campionato di calcio, sull’andamento della nazionale italiana e sulle iniziative future della Federazione. Con un focus sulla competitività del campionato e l’importanza della formazione, Gravina illustra le sue ambizioni per il futuro del calcio italiano.
Gravina si aspetta un campionato di Serie A caratterizzato da una maggiore competizione. Ha parlato di allenatori di alto calibro come Antonio Conte, ora al Napoli, e Thiago Motta, che guiderà la Juventus. Entrambi, a suo avviso, potrebbero rendere la corsa per lo scudetto più avvincente. Non solo, sembra che anche il Milan possa avvicinarsi all’Inter, attuale detentrice del titolo. La presenza di allenatori esperti e motivati porta a pensare a un campionato in grado di riservare sorprese e svolte inattese, un aspetto che Gravina ritiene essenziale per il rilancio del calcio italiano.
Gravina ha menzionato anche la Fiorentina, guidata da Vincenzo Italiano, e ha fatto riferimento alle potenzialità del club di Palladino. Secondo il presidente, la squadra ha le carte in regola per ripetere i successi di formazioni come il Bologna, il che potrebbe spingere ulteriormente la competitività del campionato. L’analisi di Gravina dimostra una volontà di promuovere non solo le big del calcio italiano, ma anche le squadre che possono emergere come sorprese, facendo crescere l’interesse generale verso la Serie A.
La recente delusione per il flop della nazionale al campionato europeo è stata un tema ricorrente nell’intervista. Gravina ha ammesso di non aver ancora assorbito completamente il dispiacere per l’eliminazione prematura dell’Italia. Tuttavia, ha sottolineato che la FIGC ha già pronto un piano d’azione per rispondere a questa situazione. Con Gianluigi Buffon ora impegnato come Direttore Sportivo di Club Italia, la federazione sta cercando di creare una sinergia più forte tra i club e la nazionale. Gravina ha anche evidenziato gli incrementi nei settori giovanili, che hanno portato a risultati notevoli con le vittorie delle categorie U19 e U17.
Nonostante i progressi nella formazione giovanile, il presidente Gravina ha sottolineato che tutto questo non sarà sufficiente senza un cambio di mentalità a livello di club. L’auspicio è quello di instillare nei club una nuova cultura che privilegi lo sviluppo di talenti e l’investimento nelle giovanili. Gravina sta attivando anche una consulta di dirigenti, con l’intento di creare una rete di collaborazione che possa rinforzare le basi del calcio italiano.
In merito alla sua carriera, Gravina ha confermato la sua determinazione a rimanere sereno riguardo alla possibilità di ricandidarsi. Ha dichiarato che le sue decisioni verranno prese solo dopo aver apportato modifiche allo statuto della federazione e si è detto pronto a confrontarsi con tutte le componenti coinvolte. La sua chiarezza sulla situazione evidenzia una modalità di gestione aperta e democratica, fondamentale per una figura alla guida della FIGC.
Gravina ha posto un forte accento sulla necessità di comunicazione e confronto tra le diverse anime della FIGC. Questo approccio vuole garantire che le future decisioni siano condivise e che ogni parte in causa si senta rappresentata. La sua visione è orientata a creare un ambiente di lavoro collaborativo, in grado di affrontare le sfide e le opportunità future del calcio italiano.
Le parole di Gabriele Gravina offrono uno sguardo interessante sul futuro del calcio in Italia, presentando un panorama complesso, ma ricco di opportunità.