In un periodo cruciale per il calcio italiano, Gabriele Gravina ha ufficializzato la sua intenzione di ricandidarsi alla presidenza della FIGC, gettando una nuova luce sulle imminenti elezioni della Lega Serie A. Questo scenario si complica ulteriormente con le candidature di Alessandro Del Piero e il presidente uscente Lorenzo Casini, le cui decisioni potrebbero influenzare significativamente l’esito della competizione. L’attenzione si concentra ora sulla dinamica delle alleanze e delle opposizioni all’interno della Lega, dove le potenziali candidature stanno già creando un clima di attesa e tensione.
Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Gabriele Gravina ha confermato la sua volontà di restare al comando della Federazione Italiana Giuoco Calcio fino alle elezioni programmate per il prossimo 3 febbraio. Gravina menziona un sostegno potenziale dell’82% dell’assemblea elettiva, che comprende le rappresentanze dalla Serie B alla Lega Pro, senza dimenticare i Dilettanti. Tuttavia, nell’orizzonte si profila anche l’ipotesi della candidatura di Demetrio Abete, attuale presidente della FIGC, nel caso in cui emergano sviluppi sfavorevoli riguardo all’inchiesta su Gravina.
Il tema della candidatura di Alessandro Del Piero viene toccato anche dall’ex compagno Francesco Totti, che esprime il proprio sostegno in modo indiretto. Tuttavia, Del Piero, attraverso il suo staff, ha chiarito che al momento non è stato contattato ufficialmente, lasciando intendere un’apertura ma senza impegno concreto. La situazione si aggiorna costantemente, con il “non dico di no” di Del Piero che continua a rappresentare una possibilità nel panorama delle candidature non ufficiali.
Mentre Gravina si prepara a rafforzare la propria posizione, il contesto della Lega Serie A appare sempre più complesso. L’assemblea di questi giorni ha visto l’emergere di un fronte unito tra le principali squadre del campionato, che include club storici come Inter, Juventus, Milan, Roma e Atalanta. Queste squadre sembrano orientate a opporsi all’attuale dirigenza e favorire l’elezione di un nuovo presidente che possa riportare equilibrio e nuove prospettive per il futuro del calcio professionistico italiano.
Le speculazioni su chi possa essere il futuro presidente si intensificano, con nomi come Ezio Maria Simonelli, Gandini e Bonomi che guadagnano terreno come candidati potenziali. Per consolidare questo movimento, i club di Serie A hanno deciso di anticipare la prima assemblea elettiva al 9 dicembre, rispetto alla data precedente fissata per il 16 dicembre. Questa scelta strategica mira a chiudere rapidamente il capitolo elettorale, permettendo alle società di proseguire senza intoppi con gli impegni sportivi e le festività.
La Lega Serie A, nella sua comunicazione ufficiale, ha confermato che l’assemblea per il rinnovo di tutte le cariche istituzionali si terrà lunedì 9 dicembre, con inizio alle ore 11.00. Questa decisione è stata presa in un clima di unione tra i club, sottolineando l’importanza di rispettare le scadenze elettorali e gli impegni sportivi significativi, tra cui la Supercoppa in Arabia Saudita e le competizioni europee.
I club hanno anche stabilito che per la presentazione delle candidature alla poltrona di presidente della Lega ci sarà tempo fino al 5 dicembre. Qualora l’assemblea non producesse un esito soddisfacente, verranno rapidamente fissate nuove date per ulteriori votazioni. La velocità di queste procedure indica un desiderio collettivo di stabilità e di chiarezza nell’organizzazione della Lega in un momento in cui il calcio italiano ha bisogno di forti leadership e direzione chiara.