La trasmissione “Un Calcio alla Radio – 3° Tempo” ha visto la partecipazione di Gaetano D’Agostino, ex calciatore e ora commentatore esperto, che ha condiviso la sua visione riguardo le attuali dinamiche all’interno della squadra partenopea. D’Agostino ha posto l’accento su alcuni aspetti critici, evidenziando le carenze nella cattiveria agonistica della formazione e le scelte strategiche che il tecnico Antonio Conte potrebbe adottare per ottimizzare le prestazioni dell’undici titolare.
Carenze di aggressività nella squadra
La mancanza di verve e determinazione
Nel suo intervento, D’Agostino ha riflettuto sull’atteggiamento della squadra, definendo la prestazione come priva di quella “cattiveria agonistica” necessaria per imporsi in un match. Secondo l’ex calciatore, la mancanza di intensità si traduce in un approccio poco deciso durante le partite, che rischia di compromettere i risultati. Questo aspetto è fondamentale, poiché nel calcio moderno, la determinazione e la voglia di lottare per ogni pallone possono fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta.
La risposta di Conte alle difficoltà
Antonio Conte, allenatore con una carriera di successo, si aspettava molto da questa stagione. La sua visione per la squadra includeva una campagna acquisti ben più sostanziosa. La sua incapacità di vedere completata la rosa come desiderato ha aggiunto ulteriore pressione sul gruppo. Le sue scelte future potrebbero riflettere questa frustrazione, rendendo necessario un adattamento strategico per risolvere i problemi emergenti.
Gestione di Osimhen e il ruolo di Lobotka
La situazione di Victor Osimhen
Un tema centrale dell’analisi di D’Agostino è rappresentato dalla difficile gestione di Victor Osimhen, attaccante di punta della formazione. La questione del suo stato di forma e del suo impiego strategico potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro del Napoli. Se Osimhen non riesce a esprimere il suo potenziale, il destino della squadra potrebbe subire conseguenze devastanti.
Le qualità e i limiti di Stanislav Lobotka
D’Agostino ha anche messo in discussione le capacità di Stanislav Lobotka nel contesto attuale della squadra. Secondo lui, il calciatore non possiede le caratteristiche ideali per giocare in un sistema con due mediani, in quanto potrebbe emergere una carenza di velocità. Anzi, ha sostenuto che il vero valore di Lobotka si esprime quando agisce da playmaker davanti alla difesa, dove ha l’opportunità di gestire il gioco e dettare i ritmi.
Le scelte tattiche di Conte: 4-3-3 o 3-5-2?
Verso un cambio di modulo?
La riflessione di D’Agostino si è concentrata anche sulle possibili modifiche tattiche che Conte potrebbe considerare. A suo avviso, il ritorno al 4-3-3 appare plausibile, poiché rispecchia le caratteristiche del Napoli. Secondo l’analisi, il rientro di Giovanni Di Lorenzo in un ruolo più centralizzato, supportato dalla presenza di Buongiorno e Rrhamani, potrebbe rafforzare la struttura difensiva, creando una solida retroguardia a tre.
Necessità di equilibri in campo
Tuttavia, se le carenze in fase di filtro a centrocampo dovessero persistere, D’Agostino non esclude che Conte possa considerare un ritorno al 3-5-2, modulo che ha spesso ben funzionato per creare un maggior equilibrio tra attacco e difesa. La capacità dell’allenatore di adattarsi alle situazioni e apportare modifiche tempestive potrebbe risultare decisiva per il riscatto della squadra.
Il parere di D’Agostino offre uno spaccato interessante sulla situazione attuale del Napoli, suggerendo che una combinazione di determinazione, scelte tattiche appropriate e una gestione attenta dei singoli possono contribuire al miglioramento delle prestazioni della squadra.