L’intervista rilasciata da Gaetano D’Agostino a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli, mette in luce strategie e considerazioni sul possibile futuro del Napoli sotto la guida di Antonio Conte. L’allenatore D’Agostino tocca temi cruciali riguardanti le dinamiche di gioco e le potenzialità della rosa, analizzando sia i movimenti tattici che le caratteristiche individuali dei calciatori. Queste riflessioni potrebbero essere determinanti per comprendere l’evoluzione del Napoli nelle prossime partite di Serie A.
La questione del modulo: flessibilità strategica
Il marchio di fabbrica di Conte
Gaetano D’Agostino ha espresso la sua opinione riguardo la possibilità di un cambiamento nel modulo del Napoli, sottolineando come il calcio moderno richieda una continua adattabilità. Secondo D’Agostino, Antonio Conte è un tecnico che si è costantemente aggiornato e ha dimostrato di saper gestire diversi sistemi di gioco, pur mantenendo una predilezione per la difesa a tre. Questo approccio ha caratterizzato il suo percorso in carriera, rendendolo uno degli allenatori più rispettati nel panorama calcistico.
La flessibilità che Conte potrebbe introdurre nel Napoli dipenderebbe anche dall’interpretazione che i giocatori danno delle sue indicazioni. Se il gruppo non riesce a eseguire correttamente le richieste tattiche, un cambio di modulo diventa non solo necessario, ma fondamentale. Le aspettative sono alte, data la caratura del tecnico, e la gestione della rosa diventa cruciale per un successo continuativo. La sfida consiste nel garantire che l’intera squadra si adatti a eventuali tweak tattici.
L’apporto dei nuovi giocatori
D’Agostino ha messo in luce l’importanza di alcuni giocatori come McTominay e Gilmour, evidenziando come la loro presenza leghi le scelte di Conte. Entrambi i calciatori porterebbero qualità che potrebbero favorire l’implementazione di un 4-3-3, un sistema che potrebbe valorizzare il potenziale offensivo della squadra. Kvaratskhelia, in particolare, beneficerebbe di un ruolo da esterno, permettendogli di esprimere la sua imprevedibilità.
Al tempo stesso, D’Agostino ha analizzato il ruolo di Lukaku, suggerendo che dovrà avere meno compagni attorno a lui per gestire il reparto d’attacco in modo efficace. Queste considerazioni evidenziano l’abilità di Conte di adattarsi ai talenti a disposizione, ottimizzando la formazione sulla base delle peculiarità dei singoli.
Il futuro di alcuni giocatori: sfide individuali
Ngonge e Folorunsho: opportunità e ostacoli
Parlando di giocatori come Ngonge e Folorunsho, D’Agostino ha messo in evidenza come entrambi possano apportare variabilità alla squadra, ma con riserve. Ngonge, con la sua capacità di giocare come mezz’ala offensiva, deve affrontare la dura concorrenza nel reparto. D’altra parte, Folorunsho partirà in una posizione di svantaggio rispetto ai colleghi di squadra, sottolineando la competizione intensa che regna all’interno del club.
Queste riflessioni si rivelano significative, soprattutto in relazione alla mentalità di Conte, che premia la consistenza e l’impegno. D’Agostino ha ricordato un colloquio avvenuto con Michael, dove si è parlato dell’importanza di rimanere disciplinati e dedicati al lavoro, piuttosto che parlare. Anche se un giocatore potrebbe non disputare molte gare, il solo fatto di essere allenato da Conte offre un’opportunità di crescita personale e professionale.
Il consiglio del presente e gli obiettivi per il futuro
In chiusura, D’Agostino ha avvisato i giovani giocatori della rosa, esortandoli a mantenere un basso profilo e a concentrarsi sull’allenamento. La mentalità di Conte è nota per essere rigorosa e per premiare chi dimostra un forte senso di disciplina. In questo contesto, il lavoro duro diventa un fattore determinante per assicurarsi un posto in squadra e contribuire al successo del Napoli, club ambizioso in cerca di trofei.