La lotta per una posizione nella prossima Champions League è diventata una priorità per il NAPOLI, secondo le dichiarazioni recenti di Gaetano Fontana. L’allenatore ha parlato delle sfide attuali e delle potenzialità della squadra durante un’intervista a Radio Goal, trasmessa su Kiss Kiss Napoli. Fontana ha messo in evidenza l’importanza di formare un’identità collettiva e ha analizzato i singoli giocatori che potrebbero influenzare significativamente le prestazioni della squadra.
La stagione calcistica presenta sfide uniche per il Napoli, che mira a ritornare tra le élite del calcio europeo. Fontana ha sottolineato come sia difficile trovare un equilibrio tra il bel gioco e il risultato, con un’enfasi particolare sulla necessità di risvegliare l’autostima dei giocatori. Questo aspetto è cruciale per ritrovare un’energia positiva e il desiderio di vincere.
Fontana ha messo in risalto che, nonostante le difficoltà, la qualità della squadra permette di aspirare a una proposta di gioco bella e affascinante. Tuttavia, prima di discutere di estetica, è fondamentale costruire un gruppo solido che riesca a esprimere il proprio potenziale. Il tecnico ha spiegato che come prima cosa bisogna ritrovare l’unità di intenti e il senso di appartenenza all’ambiente napoletano.
Le dichiarazioni di Fontana evidenziano che la situazione attuale non è solo una questione di tecnica, ma anche di un approccio mentale che deve essere recuperato per generare risultati positivi. Un buon inizio stagione potrebbe fungere da catalizzatore per il recupero di questa autostima anche in un contesto competitivo.
Nel suo intervento, Fontana ha accennato alla possibilità di schierare Gilmour e Lobotka insieme, un’idea che ha suscitato interesse tra i tifosi. Entrambi i giocatori, pur non essendo noti per la loro fisicità, sono dotati di eccellenti capacità di palleggio, rendendoli idonei a sviluppare manovre creative in mezzo al campo. Questo esperimento, se attuato, potrebbe fornire al Napoli un centrocampo più dinamico e capace di mantenere il possesso della palla.
L’allenatore ha esortato a trovare più soluzioni tattiche, specialmente nei momenti in cui la squadra deve recuperare il match. La presenza di giocatori tecnicamente dotati è fondamentale per costruire azioni incisive e riuscire a gestire il palleggio sotto pressione. Fontana ha anche sottolineato quanto sia vitale il contributo di tali calciatori nei momenti decisivi durante le partite.
In una rosa come quella del Napoli, sarà cruciale capire come questi due giocatori potrebbero interagire e complementarsi. Oltre al gioco sostenuto, l’allenatore ha riconosciuto che il centrocampo deve essere in grado di adattarsi a diverse situazioni di gioco, passando a un approccio più aggressivo quando necessario.
Un altro punto focale dell’intervista è stata la presenza di Neres, un giocatore descritto da Fontana come un elemento in grado di spostare gli equilibri. La sua versatilità lo rende prezioso; infatti, può occupare diverse posizioni sulle fasce, creando confusione tra le difese avversarie. Fontana ha enfatizzato che il suo impatto, soprattutto quando gioca nelle zone a lui favorevoli, è stato straordinario, e la sua capacità di essere decisivo fa di lui un’opzione intrigante per Conte.
Tuttavia, l’allenatore ha anche messo in evidenza il grande lavoro svolto da Politano, preferito in questo momento per la sua duttilità e le sue capacità nel non possesso. Politano è diventato un pilastro della squadra, e la sua bravura nel seguire le direttive di Conte è fondamentale per il benessere tattico della formazione.
Il dialogo attorno a Neres e Politano evidenzia una competizione sana per un posto da titolare, elemento che può accrescere le performance individuali e collettive del Napoli. Ogni giocatore, nella sua unicità, deve contribuire a creare un solido equilibrio che possa portare il club verso i suoi obiettivi, inclusa la speranza di una nuova qualificazione in Champions League.