L’allenatore Gaetano Fontana ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, trasmessa in diretta su Kiss Kiss Napoli, in cui ha commentato le recenti performance della squadra partenopea. La partita contro il Verona ha sollevato interrogativi sulla preparazione e sull’atteggiamento del team, con analisi che si concentrano non solo sulla tattica, ma soprattutto sulla mentalità dei giocatori.
Le aspettative di Antonio Conte nel ritiro
Un lavoro da migliorare
Gaetano Fontana ha evidenziato che il tecnico Antonio Conte aveva previsto di vedere in campo varie dinamiche di gioco sviluppate durante il ritiro. Tuttavia, molte di queste aspettative non si sono concretizzate, in particolare durante il secondo tempo della sfida contro il Verona. Fontana ha lamentato che, mentre la prima frazione di gioco ha mostrato spunti positivi, la squadra è crollata nella seconda parte, deludendo le aspettative.
Atteggiamento e cattiveria
Secondo il parere di Fontana, l’aspetto che maggiormente ha influito sul risultato finale è stata la mancanza di un atteggiamento aggressivo e determinato. Conte si aspettava di osservare una svolta caratteriale, una “cattiveria” che avrebbe potuto fare la differenza in campo. Questo elemento, a suo avviso, è cruciale per il futuro del Napoli, poiché il cammino verso risultati positivi richiede una mentalità forte e reattiva.
Problematiche del Napoli: una questione di testa
Una questione mentale
Fontana ha specificato che i problemi del Napoli non derivano tanto da questioni tattiche quanto da difficoltà psicologiche. La squadra sembra, secondo il suo parere, mancare di quella fluidità necessaria per esprimere il proprio potenziale in modo chiaro e incisivo. È evidente che, per migliorare le loro performance, sarà essenziale affrontare il lato mentale del gioco, e Conte si concentrerà su questo aspetto nelle prossime settimane.
L’impatto dei protagonisti in attacco
Un altro punto critico sollevato da Fontana riguarda l’attacco partenopeo. Sebbene il Napoli abbia avuto opportunità di segnare, come quelle con Kvara e Anguissa, la realizzazione è mancata. Fontana ha riferito che Simeone, ad esempio, ha trovato difficile esprimere il suo talento a causa della serrata marcatura dei difensori avversari, rendendo complicate le azioni offensive.
Inoltre, un episodio chiave è stato il rilancio impreciso di Montipò, che ha aperto a Anguissa un’ottima occasione. Tuttavia, la capacità di concretizzare queste opportunità si è dimostrata insufficiente.
Un futuro da costruire
Affrontando queste problematiche, il Napoli dovrà lavorare sia sulla psicologia dei giocatori sia sulla loro capacità di finalizzazione. La strada è lunga, ma con un focus rivisto sulla mentalità e sulla coesione del gruppo, Fontana è ottimista su possibili miglioramenti nelle prossime partite. La sfida ora sta nel trasformare le discussioni e le analisi in risultati tangibili sul campo, affinché il Napoli possa tornare a brillare nel campionato.