Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, si è confrontato con la stampa sul suo operato degli ultimi tre anni e sulle sfide che ha affrontato, sia in ambito amministrativo che sociale. La visione del sindaco si colloca all’interno di un periodo caratterizzato da eventi tragici e incertezze, come il recente crollo della Vela Celeste. In un contesto di resilienza e speranza, Napoli si prepara a nuove opportunità e sfide.
La notte del 22 luglio scorso, Napoli è stata segnata dalla drammatica notizia del crollo del ballatoio al terzo piano della Vela Celeste, un fatto che ha coinvolto quindici persone, tra cui sette bambine. Manfredi ha descritto l’evento come un’esperienza dolorosa, sottolineando che le Vele rappresentano storicamente una situazione di precarietà. La mente del sindaco è rivolta innanzitutto alle vittime e poi alle 800 persone costrette a lasciare le proprie abitazioni a causa dell’incidente. Mentre la città è avvolta nel lutto e nella riflessione, è chiaro che non ci sono state decisioni radicali prese immediatamente, poiché il caso è ora al centro di un’indagine che determinerà le responsabilità legali e amministrative.
Il governo ha annunciato un contributo annuale di due milioni di euro per affrontare l’emergenza abitativa, ma Manfredi chiarisce che erano già in corso azioni per fornire sostegno nell’attesa di alloggi più adeguati. Tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, la giunta ha effettuato un censimento degli abitanti della Vela Celeste, un’operazione che ha coinvolto le forze dell’ordine e la polizia municipale.
Parlando dei risultati del censimento, il sindaco ha rilevato che nelle tre Vele ancora in piedi risiedono circa 1800 persone distribuite in 500 nuclei familiari. Per quanto riguarda la Vela Celeste, ci sono stati circa 800 residenti. Manfredi ha sottolineato che il concetto di “abusivo” è relativo, considerando che in passato molte persone hanno occupato le abitazioni dopo il terremoto, pagando affitti senza una reale assegnazione. Questo nuovo censimento fornirà una base solida per l’organizzazione delle attività di sostegno. Attualmente, sono state presentate 208 richieste di aiuto, inclusi 13 casi di famiglie non registrate nel censimento.
La scoperta di documenti rilevanti, quali l’ordinanza di sgombero della Vela Celeste risalente al 2016 e una relazione sui rischi dei ballatoi da parte dei vigili del fuoco nel 2015, ha sollevato interrogativi. Manfredi ha dichiarato di non essere stato a conoscenza di tali documenti fino a che non sono stati portati alla sua attenzione.
Il sindaco ha evidenziato la necessità di una riqualificazione profonda e radicale delle aree coinvolte, suggerendo l’importanza di demolire strutture precarie per evitare una continua occupazione informale. Manfredi ha parlato di ambiziosi progetti su Scampia e Taverna del Ferro, riferendosi a circa 1800 persone a Scampia e 1000 a Taverna del Ferro che stanno attendendo soluzioni abitative più sicure e dignitose. La questione della riqualificazione urbana è fondamentale, e secondo il primo cittadino, il degrado deve essere affrontato in modo deciso.
Il sindaco ha anche messo in evidenza come molte volte in passato siano state adottate soluzioni temporanee e non durature, come gli edifici prefabbricati nei “bipiano”. Manfredi sostiene che la realizzazione di opere di demolizione e ricostruzione apporterà cambiamenti significativi non solo alle strutture, ma anche alla qualità della vita dei residenti.
Spostandosi sul tema di Bagnoli, Manfredi ha affrontato la questione del decreto Campi Flegrei che limita l’edificazione residenziale. Sottolineando l’importanza della progettazione sicura degli edifici, il sindaco ha affermato che, se le case possono essere costruite in sicurezza, non ci sono motivi per vietarle. Manfredi ha descritto l’idea di un nuovo quartiere energeticamente autosufficiente a Bagnoli, un progetto ambizioso sostenuto da ingenti finanziamenti governativi.
L’intervento del governo, pari a 1,2 miliardi di euro, potrebbe rappresentare una svolta per Bagnoli. Nonostante i vincoli legislativi, il sindaco fa intuire che c’è margine per una corretta interpretazione del decreto, chiedendo maggiore flessibilità nella realizzazione di progetti che puntano a migliorare la qualità della vita nella città.
In termini di cultura e promozione della città, Manfredi ha evidenziato l’importanza della musica come strumento di identità e valorizzazione di Napoli. La recente partecipazione dei Coldplay al concerto è stata vista come un successo nell’organizzazione di eventi di grande richiamo, nonostante i timori iniziali riguardo la logistica. La risposta positiva dei cittadini e il notevole afflusso di pubblico che ha caratterizzato altri eventi confermano l’enorme potenziale della città nel settore musicale.
Con l’aumento delle richieste di grandi eventi, il sindaco ha sottolineato l’esigenza di spazi dedicati per la musica, come il Pala eventi al Centro Direzionale, come parte integrante del piano di sviluppo culturale e artistico della città.
Parlando del futuro politico, Manfredi ha confermato la sua volontà di ricandidarsi, seppur in un contesto di continuo confronto con i cittadini. La sua disponibilità a candidarsi per un ruolo all’Anci riflette un desiderio di rafforzare il ruolo delle città in Italia, una posizione che si è fatta sentire durante il suo mandato.
Infine, sul dibattito interno al centrosinistra e la sua relazione con il presidente De Luca, il sindaco ha espresso che il superamento di tensioni politiche è essenziale, affinché si possa lavorare all’unisono per il bene della città e dei cittadini.
Le esperienze e le sfide degli ultimi tre anni hanno plasmato la visione di Manfredi, che si propone di continuare a rendere Napoli un luogo emergente, ricco di cultura e opportunità.