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Generazione Alpha: l’uso dei social dal vivo oggi e il rapporto con il corpo in evoluzione

Generazione Alpha: l’uso dei social dal vivo oggi e il rapporto con il corpo in evoluzione - Ilvaporetto.com

Un’importante indagine condotta dall’Università di Cassino e del Lazio Meridionale sul comportamento della generazione Alpha, nati dopo il 2010, evidenzia l’uso intenso dei social media e il loro impatto psicologico. Questa generazione, pur non avendo raggiunto l’età minima per l’iscrizione ai social network, è già inserita nel mondo digitale con preferenze marcate per piattaforme come YouTube e WhatsApp. L’analisi, che ha coinvolto 959 ragazzi, mette in luce un aumento della dipendenza dai social e la correlazione con l’insoddisfazione corporea, in particolare tra le ragazze.

Uno sguardo alla generazione Alpha

Il contesto della ricerca

La ricerca “Immaginando un altro sé – Esplorando le abitudini online della generazione Alpha” è stata coordinata da Simone Digennaro, Professore Associato in Pedagogia ed Educatore Professionale. Il campione di studio, composto da ragazzi di età media di 12 anni e in pari proporzione generica, consente una visione complessiva delle abitudini della nuova generazione immersa nella tecnologia. Digennaro puntualizza che la generazione Alpha rappresenta un’evoluzione, non un’involuzione. Sottolinea l’importanza di accettare i cambiamenti nelle modalità comunicative, relazionali e sociali di questa fascia di età, causati anche dall’accelerazione nell’uso della tecnologia a seguito della pandemia di COVID-19.

L’importanza del ruolo educativo

Secondo Digennaro, è essenziale che educatori e scuole non reprimano l’uso della tecnologia, ma piuttosto lo integrino nei percorsi didattici. L’adozione delle tecnologie per facilitare l’apprendimento è fondamentale, ed è necessario interrogarsi su come facilitare un uso consapevole piuttosto che limitante. Le attitudini della generazione Alpha, che è sempre stata “online”, richiedono un ripensamento del modo in cui gli educatori approcciano la didattica, puntando su un utilizzo adeguato e salutare della tecnologia.

Utilizzo dei social: le piattaforme preferite

Un’analisi delle percentuali

L’analisi ha rilevato che gli utenti della generazione Alpha si avvalgono in media di cinque piattaforme social, un numero destinato ad aumentare con l’età. Tra le app più utilizzate, spicca YouTube, con l’86% di uso dichiarato, seguita da WhatsApp e TikTok . L’uso prevalentemente passivo dei social emerge chiaramente: la maggioranza si dedica a guardare contenuti piuttosto che a creare o interagire attivamente. Le ragazze, in particolare, sembrano maggiormente influenzate dagli ideali di bellezza veicolati sui social.

Tendenze e comportamenti

Le abitudini di utilizzo differiscono a seconda delle piattaforme; TikTok e YouTube segnano il passo con un elevato tempo di utilizzo. Inoltre, l’analisi indica periodi specifici della giornata in cui diversi social vengono più frequentemente utilizzati: Instagram e TikTok dominano durante tutto il giorno e fino a notte fonda, mentre Facebook e Pinterest mostrano picchi al mattino. Questa variazione suggerisce la necessità di comprendere l’impatto temporale sull’uso di ogni piattaforma e sull’interazione sociale.

Controllo parentale: una visione critica

Il panorama del controllo genitoriale

La ricerca ha rivelato che il controllo dei genitori sui comportamenti online dei figli risulta essere limitato. Circa il 43,5% dei ragazzi ha dichiarato di non essere mai monitorato nelle attività su Internet. I dati evidenziano che le percentuali di figli non controllati aumentano con l’età, portando il 57% degli studenti di terza media a non ricevere supervisione. Tuttavia, la consapevolezza dei genitori sembra essere aumentata riguardo alla conoscenza dei profili social dei propri figli, con il 68.7% dei membri del campione che dichiarano che i genitori sono a conoscenza di tutti i loro profili.

Sfide per genitori ed educatori

Digennaro sottolinea che, sebbene i genitori stiano diventando più consapevoli delle attività online dei propri figli, molti ambiti non risultano ancora presidiati. La crescente popolarità di nuovi social media crea sfide aggiuntive per i genitori, richiedendo una continua educazione e adattamento per comprendere appieno come orientare i propri figli in un contesto digitale in continua espansione.

Dipendenze sociali e benessere psicologico

Risultati della Bergen Social Media Addiction Scale

L’indagine ha rilevato che l’11.78% dei giovani mostra segni di dipendenza dai social media, utilizzando la Bergen Social Media Addiction Scale , strumento di riferimento per misurare la dipendenza. Le ragazze manifestano punteggi di dipendenza più elevati rispetto ai ragazzi, evidenziando differenze significative nelle modalità di approccio e interazione con il mondo virtuale.

Relazione tra uso dei social e intelligenza emotiva

Risulta inoltre una relazione inversa tra il tempo dedicato ai social media e l’indice di intelligenza emotiva. Col crescere del tempo di utilizzo oltre le due ore giornaliere, si registra una diminuzione della capacità di riconoscere e gestire emozioni proprie e altrui. Questo suggerisce che non è tanto l’uso dei social in sé a essere problematico, ma piuttosto l’eccessivo tempo trascorso su queste piattaforme.

L’impatto dei social sull’immagine corporea

L’insoddisfazione corporea tra le giovani

La ricerca rivela un legame tra l’utilizzo di piattaforme come BeReal, Instagram e TikTok e l’insoddisfazione corporea tra le ragazze. L’interiorizzazione dell’ideale di corpo magro è evidente e rappresenta una preoccupante realtà, con chi utilizza queste app che tende ad avere una percezione negativa del proprio corpo. Al contrario, i ragazzi mostrano un impatto meno marcato sul loro rapporto corporeo.

La pubblicazione di contenuti online

Un ulteriore aspetto considerato è il comportamento di pubblicazione: meno del 20% dei ragazzi e delle ragazze intervistati pubblica regolarmente foto o video che li ritraggono. È interessante notare la riluttanza generale a mostrare sé stessi online, evidenziando una maggiore consapevolezza rispetto ai rischi legati alla condivisione di contenuti privati sui social network.

Con l’evidenza di tali tendenze, emerge la necessità di un dialogo costruttivo su come orientare e supportare la* generazione Alpha* in un paesaggio digitale in continua evoluzione.

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