Il Genoa conquista una vittoria convincente contro l’Udinese, battendo gli avversari con un punteggio di 2-0. Questo match rappresenta una svolta positiva per i liguri, che riconquistano il sorriso dopo una serie di risultati altalenanti. Al contrario, i friulani devono affrontare una situazione difficile, essendo giunti alla settima sconfitta nelle ultime dieci partite, da quando avevano iniziato la stagione in testa alla classifica con un punteggio di 10 punti. Una partita da dimenticare per l’Udinese, influenzata da una serie di errori decisivi che hanno spalancato le porte della vittoria al Genoa.
Il cambio di modulo dell’udinese e l’espulsione di Tourè
All’inizio della partita, l’Udinese presenta una novità tattica con un passaggio inaspettato dalla difesa a tre a quella a quattro, una scelta voluta dall’allenatore Runjaic. Questo cambiamento si rende necessario anche a causa dell’assenza del giocatore Bijol, squalificato. In attacco, si fa affidamento su capitan Thauvin, supportato dai due attaccanti Lucca e Davis. Il Genoa risponde con un tridente agile, composto da Miretti, Zanoli e Pinamonti, mentre Balotelli parte dalla panchina.
La partita cambia rapidamente al terzo minuto: l’Udinese subisce un duro colpo quando Tourè, con i suoi 206 centimetri, commette un errore fatale. Dopo un retropassaggio sbagliato, cercherà di fermare Zanoli, subendo un’espulsione diretta per aver impedito un’occasione chiara da gol. Questo evento mette l’Udinese in una posizione difficile, costringendo la squadra a giocare in inferiorità numerica. Nonostante ciò, Runjaic decide di non rinunciare all’attacco e mantiene in campo il tridente offensivo, sacrificando pochi secondi dopo la stabilità difensiva.
Il predominio del Genoa e il primo gol
Nonostante l’inferiorità numerica, l’Udinese fatica a mantenere il possesso palla, segnando solo un 10% nei primi quattordici minuti. Il Genoa, approfittando di questa situazione, inizia a manovrare il gioco e a creare occasioni. Finalmente, dopo un’azione ben costruita, riescono a sbloccare il punteggio: Badelj calcia da fuori area e, dopo un tocco decisivo di Thorsby, Pinamonti segna da breve distanza. Tuttavia, la rete inizialmente viene messa in discussione dal VAR per la posizione del giocatore, rientrando poi nei parametri di validità.
La pressione del Genoa continua, approfittando dell’apatia degli avversari, e un secondo grave errore arriva da Ehizibue che, con un retropassaggio maldestro, offre un’altra opportunità al Genoa. Thorsby, nella circostanza, è bloccato in extremis da Giannetti, che eviterebbe una rete già certa. La reazione dell’Udinese si fatica a vedere, e la squadra sembra incapace di organizzare un contropiede efficace e di riorganizzarsi.
Cambi tattici e il secondo gol
Durante l’intervallo, l’allenatore Runjaic decide di correre ai ripari, apportando delle modifiche alla formazione. Le sostituzioni vedono l’entrata di Ebosse e Kristensen, con Zemura spostato sulla fascia destra. Le scelte devono servire a risollevare le sorti del match, lasciando a Thauvin il compito di sostenere Davis in attacco. Nonostante i cambi, il Genoa continua a mantenere il controllo della gara.
La manovra del Genoa, tuttavia, risulta piuttosto lenta, e per diverso tempo il risultato rimane bloccato. La situazione cambia con l’azione di Zanoli, che, partendo dalla destra, riesce a superare Ebosse e a mettere un cross importante. Il pallone, dopo un tocco di Giannetti, finisce in rete, raddoppiando il punteggio a favore del Genoa e chiudendo di fatto la contesa.
La partita si conclude con un ampio consenso per i genoani, che vedono anche il rientro di Balotelli per gli ultimi scampoli di match; la reazione del pubblico è calorosa, ma il clima per l’Udinese è teso. I tifosi bianconeri esprimono il loro disappunto con dei fischi, a testimonianza di un avvio di stagione molto deludente. Ora la squadra dovrà affrontare una serie di riflessioni profonde per evitare di cadere ulteriormente in classifica.