La nave Geo Barents, gestita da Medici Senza Frontiere, è stata sottoposta a fermo amministrativo per due mesi, in un contesto che solleva interrogativi sulle operazioni di soccorso in mare. Giunta nel porto di Salerno con 191 migranti a bordo, la nave è già oggetto di discussione sul rispetto delle norme relative ai soccorsi in mare e sulla protezione dei diritti umani.
Chi è la Geo Barents e il suo ruolo nel Mediterraneo
La Geo Barents è una nave umanitaria battente bandiera norvegese, operante nel Mediterraneo centrale, dove sono sempre più frequenti le operazioni di soccorso a migranti in difficoltà. La nave è dotata di un equipaggio altamente specializzato che ha il compito di assistere le persone che cercano di attraversare il mare in cerca di sicurezza e migliori condizioni di vita. Negli ultimi anni, la situazione dei migranti nel Mediterraneo è diventata critica, con un numero crescente di naufragi e morti.
Recentemente, la Geo Barents ha effettuato cinque operazioni di soccorso, portando a bordo un numero significativo di naufraghi. Tra di loro, c’erano minori non accompagnati e donne, evidenziando la vulnerabilità di molte persone coinvolte in questa crisi. Le missioni di salvataggio della nave sono cruciali per garantire che le vite umane non vengano perse, ricordando l’importanza dell’intervento umanitario in una delle rotte migratorie più pericolose al mondo.
Fermo amministrativo e sanzioni: il caso della Geo Barents
Martedì, la nave Geo Barents è stata fermata per 60 giorni, una decisione presa dalle autorità italiane dopo lo sbarco dei migranti a Salerno. Medici Senza Frontiere ha definito la decisione “disumana” e “arbitraria“, sottolineando che il fermo impedisce loro di proseguire le operazioni di salvataggio nel Mediterraneo centrale. In aggiunta al fermo, è stata imposta una sanzione pecuniaria di 3.300 euro, parlando di un sistema che punisce il salvataggio di vite umane.
Le autorità italiane motivano il provvedimento con violazioni del “decreto Cutro“, normativa che stabilisce requisiti ben precisi riguardo le comunicazioni con gli organismi preposti per la sicurezza in mare. La Polizia di Stato, la Guardia di Finanza e la Capitaneria di Porto hanno eseguito il fermo, sollevando interrogativi sulla gestione delle operazioni di soccorso e le responsabilità legali delle ONG operanti in mare.
L’accoglienza a terra: la gestione dei migranti a Salerno
La Prefettura di Salerno ha gestito le operazioni di accoglienza per i 191 migranti sbarcati dalla Geo Barents. I naufraghi sono stati sottoposti a screening sanitario, con segnalazioni di 12 emergenze, segno delle difficoltà affrontate durante la traversata. È stato reso noto che la maggior parte di loro resterà in Campania, mentre 66 migranti avranno destinazioni nel Lazio.
Particolare attenzione è dedicata ai minori non accompagnati, che saranno accolti in centri specifici in grado di fornire supporto psicologico e percorsi di integrazione scolastica e sociale. Questa azione sottolinea l’importanza della tutela dei diritti dei migranti e la necessità di fornire risposte adeguate alle loro peculiarità, in un contesto spesso caratterizzato da precarietà e vulnerabilità.
Medici Senza Frontiere ha fatto sapere che ulteriori comunicazioni verranno fornite dopo consultazioni con il proprio team legale, con l’intento di contestare la decisione che hanno definito arbitraria e disumana, nella speranza di poter riprendere le operazioni di salvataggio al più presto.