Le recenti dichiarazioni di Giacomo Ferri, allenatore ed esperto di calcio, hanno acceso i riflettori sul futuro del SSC Napoli. Intervistato da Radio Goal su Kiss Kiss Napoli, Ferri ha elogiato il giovane difensore Alessandro Buongiorno, sottolineando la sua versatilità e potenziale. Queste affermazioni si inseriscono in un contesto in cui il Napoli sta ricostruendo e scommettendo su talenti giovani, puntando a lungo termine per rimanere competitivi in Serie A.
Il talento di Buongiorno
Versatilità sul campo
Giacomo Ferri ha sottolineato come Alessandro Buongiorno possa adattarsi facilmente a vari schemi di gioco, sia a tre che a quattro in difesa. Secondo Ferri, il giovane difensore è dotato delle abilità necessarie per affrontare il livello competitivo della SERIE A: “Se arrivi in Serie A puoi giocare in qualsiasi modo”. Oltre a ciò, ha evidenziato il fatto che Buongiorno, appena ventenne, ha ancora ampi margini di crescita. La sua attitudine e personalità fanno di lui un candidato ideale per guidare la retroguardia del Napoli nei prossimi anni.
Ferri ha anche messo in evidenza la crescita di Buongiorno rispetto ad altri suoi coetanei, posizionandolo tra i difensori più promettenti del panorama calcistico italiano. “Con Scalvini è tra i difensori più bravi d’Italia”, ha dichiarato, suggerendo che, se mantenuto sui giusti binari, Buongiorno ha un futuro luminoso davanti a sé, compreso il ruolo di capitano.
Il percorso formativo
Ferri ha raccontato di aver conosciuto Buongiorno sin da quando era un bambino, allenandolo nel settore giovanile del TORINO fino alla Primavera. Quest’esperienza gli ha permesso di osservare in prima persona l’evoluzione del giovane difensore. Secondo Ferri, la scelta di Buongiorno di accettare la proposta del Napoli è stata fortemente influenzata dalla presenza di Antonio Conte, che ha visto in lui caratteristiche uniche che lo distinguono dagli altri calciatori.
L’influenza di Antonio Conte
Credibilità e miglioramento
Antonio Conte non è solo un allenatore di successo, ma anche una figura che ha saputo attrarre e sviluppare giovani talenti, come nel caso di Buongiorno. Ferri ha affermato che, nonostante Buongiorno avesse ricevuto interesse da altri club prestigiosi, la sua decisione di unirsi al Napoli è stata motivata dalla fiducia riposta in lui da Conte. Ferri ha lodato la capacità di Conte di conferire credibilità ai giocatori, evidenziando il loro successo in precedenti esperienze.
Secondo Ferri, il fatto che il Napoli non sia impegnato in competizioni europee rappresenta un vantaggio per Conte in questa sua prima stagione. Questo consente all’allenatore di lavorare a stretto contatto con la squadra quotidianamente, facilitando l’assimilazione delle sue idee e strategie da parte dei giocatori.
Ricordi dal passato
Un elemento affascinante dell’intervista è stata la narrazione del legame che Ferri ha condiviso con Conte ai tempi del LECCE. Con aneddoti del passato, Ferri ha ricordato gli anni trascorsi insieme e come già allora fosse chiaro il potenziale di Conte, non solo come giocatore, ma anche come futuro allenatore di successo. L’allenatore del Napoli ha saputo costruire una carriera leggendaria, guadagnandosi un posto tra i primi cinque allenatori in Europa.
In prospettiva, il Napoli potrebbe beneficiare enormemente della combinazione dei talenti emergenti come Buongiorno e l’esperienza di allenatori come Conte, creando una squadra solida e competitiva nel panorama calcistico italiano e non solo.