In un nuovo entusiasmante episodio del format Drive&Talk, la SSC Napoli su YouTube ci presenta un interessante scambio tra il giovane attaccante Giacomo Raspadori e il portiere Alex Meret. Con un gioco di storie e bugie, i due calciatori condividono aneddoti personali, invitando i fan a scoprire cosa nasconda la verità dietro alle loro parole.
Nel corso della chiacchierata, Meret fa un’affermazione intrigante: durante l’anno in cui la squadra ha conquistato lo scudetto, si sarebbe sottoposto al taglio dei capelli lo stesso giorno della settimana, sempre al campo da allenamento. Per Meret, questa routine ha un valore scaramantico fondamentale. Non solo afferma che il barbiere è lo stesso per entrambi, ma sembra convinto che questa abitudine possa avere influito positivamente sui risultati della squadra.
Raspadori, con un tono scettico, si leva qualche dubbio riguardo alla verità dell’affermazione. Infatti, sottolinea quanto poco plausibile possa essere tagliarsi i capelli lo stesso giorno della settimana in una stagione densa di impegni calcistici, come quelle di campionato e Champions League. Al termine, il portiere conferma che è tutto vero, lasciando Raspadori perplesso.
Un altro racconto interessante proviene da Raspadori, che racconta di un’esperienza particolare avvenuta al casello autostradale, durante la quale, mentre stava pagando il pedaggio, degli spiccioli sarebbero stati emessi dalla macchina. Meret, con un’espressione scettica, giudica inverosimile questo evento ma decide di credere alla storia, solo per scoprire da Raspadori che, sebbene avesse calcolato correttamente il pagamento, le monete sono davvero uscite in modo imprevisto.
Questo scambio di storie evidenzia anche come a volte la verità possa sembrare ostica da credere, dimostrando quanto sia affascinante il mondo delle esperienze personali che i calciatori portano con sé.
Durante la conversazione, Meret rivela di possedere più di sessanta giochi da tavolo, un’informazione che Raspadori non riesce a sottovalutare. La discussione viene animata dalla curiosità sull’inclusione di escape room e giochi di carte nei sessanta giochi elencati. Meret specifica che esclude le escape room, ma non i giochi di carte, il che porta Raspadori a dubitare della veridicità del numero, pensando che possa essere esagerato.
Meret ribatte con fermezza, affermando che la sua collezione è effettivamente superiore ai sessanta giochi, destando sorpresa per il numero di opzioni che ha per intrattenere amici e familiari. La conversazione si fa sempre più coinvolgente mentre i due discutono le loro passioni al di fuori del campo da gioco.
Uno dei momenti più toccanti del dialogo è quando Raspadori racconta di un incidente avvenuto durante una vacanza in Francia, quando all’età di sette anni si sarebbe tagliato una mano con una bottiglia. La narrazione, sebbene strana, colpisce l’interesse di Meret, il quale cerca di ottenere ulteriori dettagli. Raspadori ricorda un’avventura in bicicletta e il momento in cui, mentre stava giocando accanto a un ruscello, ha avuto un incidente che ha comportato sette punti di sutura.
Meret esprime dubbi sulla veridicità di questa storia, ma Raspadori conferma la sua autenticità mostrando cicatrici come prova di ciò che è accaduto. Questo episodio mostra come gli atleti possano avere esperienze straordinarie anche al di fuori del loro sport, creando un legame autentico tra la loro vita privata e la carriera professionale.
In un altro momento interessante, Meret condivide di aver partecipato, con la nazionale giovanile, a una partita giocata di fronte a più di 50 mila spettatori. Raspadori rimane impressionato e chiede maggiori dettagli sulla competizione. Meret specifica che si trattava dell’Europeo Under 19, dove la squadra italiana ha affrontato la Francia di Mbappé. Raspadori, ricordando la partita, si dice sicuro della giusta quantità di pubblico. Meret precisa che non si trattava della finale, ma della partita inaugurale a Stoccarda, un momento fondamentale della sua carriera giovanile.
Infine, un aneddoto sulle Giovanissimi Nazionali porta Raspadori a parlare di una tripletta segnata di testa, ma Meret, conoscendo le abilità reali del suo compagno, lo sfida a ricordare esattamente quel momento. Raspadori ammette ironicamente di non essere così abile di testa, rivelando con umorismo che ha segnato solamente un gol in quel modo.
Questo botta e risposta non solo diverte, ma dimostra anche la forte intesa che esiste tra i due calciatori, offrendo uno spaccato della vita fuori dal campo.