Il mondo del calcio è in costante evoluzione, e le parole di esperti come Giacomo Tedesco possono fornire spunti preziosi sulle dinamiche in corso. Nell’ultima puntata del programma radiofonico “1 Football Club”, condotto da Luca Cerchione su 1 Station Radio, il doppio ex di NAPOLI e BOLOGNA ha condiviso la sua visione riguardo le sfide attuali delle squadre italiane e il futuro dei giovani calciatori. Le prospettive per la Nazionale italiana sotto la guida di Luciano Spalletti e i recenti alti e bassi delle squadre di Serie A sono stati al centro della discussione.
Giacomo Tedesco ha sottolineato che, sebbene le selezioni giovanili italiane stiano facendo progressi notevoli, esiste un evidente disallineamento tra i giovani talenti e le prime squadre. “Attualmente sono impegnato a lavorare con i giovani. Il mio obiettivo è farli crescere,” afferma Tedesco. Ha evidenziato che le squadre U19 e U20 hanno dimostrato importanti capacità, portando a casa risultati significativi, ma l’interruzione nel passaggio ai professionisti rimane un problema cruciale. La sfida della Nazionale di Spalletti è quindi duplice: ottenere la qualificazione al prossimo mondiale e garantire che i giovani emergenti possano trovare spazio nelle squadre di club.
Tedesco ha commentato anche il metodo di lavoro di Luciano Spalletti, ritenuto un perfezionista. “L’ho avuto a Coverciano quando ho conseguito il patentino,” ha specificato, ponendo attenzione sul fatto che la sua esperienza quotidiana di preparazione potrebbe risentire della limitata interazione con il suo gruppo. “Non so se gli possa bastare vedere il suo gruppo di lavoro poche volte per far conoscere i suoi dettami.” Inoltre, la presenza di pochi giocatori italiani nelle squadre di Serie A può complicare ulteriormente la situazione, rendendo più difficile per Spalletti costruire una squadra coesa e competitiva.
Il focus di Tedesco si è spostato sulla prestazione del NAPOLI, che dopo la sconfitta contro il VERONA ha ottenuto un risultato positivo contro il BOLOGNA. “E’ stato inaspettato il successo del Napoli, dopo la sconfitta col Verona,” ha commentato. Tedesco ha notato come la squadra di Bologna stesse attraversando un buon periodo, avendo fatto un campionato solido l’anno precedente, ma il Napoli ha riesumato il suo potenziale. A suo avviso, sono stati cruciali gli aggiustamenti nella preparazione e nella gestione del team, specialmente in un momento in cui l’allenatore nuovo stava ancora cercando di definire il suo stile.
La gestione di Conte, nuovo allenatore del Napoli, potrebbe rivelarsi determinante nel recupero del morale e della motivazione dei giocatori. Tedesco ha notato che Conte è famoso per tenere tutti i giocatori “sulla corda”, evitando che emerga una “prima donna” all’interno del gruppo. Questo approccio potrebbe rivelarsi un punto di forza per il Napoli, dopo una stagione deludente, e generare l’integrità e la grinta necessarie per affrontare al meglio il campionato.
L’analisi di Tedesco è proseguita toccando il ruolo di Stanislav Lobotka nel centrocampo. La questione della sua idoneità a giocare in un centrocampo a due è stata affrontata, con Tedesco che ha evidenziato che la capacità di un giocatore di adattarsi alle richieste del mister è essenziale. “Il giocatore dev’essere predisposto a fare quello che chiede il mister,” ha affermato, rincarando la dose sulla versatilità di Lobotka.
Secondo Tedesco, le qualità individuali degli attuali giocatori del Napoli consentirebbero un approccio tattico variegato, rendendoli capaci di esprimersi efficacemente in vari moduli di gioco. Il valore del roster attuale del Napoli è un elemento chiave, poiché ogni calciatore può apportare il proprio contributo in modo significativo al gioco della squadra, indipendentemente dal sistema di gioco adottato. Questo potenziale tecnico è la base da cui il Napoli può ripartire, mirando a consolidare la propria posizione in classifica e competere al meglio nel prossimo futuro.