Una sostanziale inchiesta ha portato alla luce un caso di presunto danno erariale che coinvolge l’Ente Autonomo Giffoni Experience, famoso festival cinematografico italiano. Oggi, per ordine della Procura Regionale della Corte dei conti della Campania, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno notificato un invito a dedurre ai vertici dell’ente. Questo caso potrebbe avere ripercussioni significative sul funzionamento e sulla credibilità dell’organizzazione, già nota per il suo impegno nella promozione del cinema e della cultura giovanile.
L’oggetto dell’indagine
Le indagini condotte hanno messo in evidenza un indebito utilizzo di finanziamenti pubblici provenienti da fonti europee e gestiti dalla Regione Campania. Tali risorse finanziarie erano destinate alla movimentazione di ospiti e giurati del festival nel periodo tra il 2016 e il 2022. Si è appurato che il servizio di trasporto, le cui certificazioni attestavano la regolare esecuzione dell’appalto, non era conforme alle disposizioni previste. Questo ha portato a un presunto danno erariale di 468.908 euro.
Le irregolarità , secondo la magistratura contabile, riguardano diversi aspetti della gestione del servizio. In particolare, è emerso che l’appalto del trasporto era stato assegnato a una ditta priva di un adeguato parco mezzi e di personale sufficiente per garantire la corretta esecuzione del servizio. Sono, infatti, stati riscontrati casi in cui il servizio è stato fornito attraverso auto messe a disposizione gratuitamente da sponsor, anziché tramite la ditta affidataria, la quale si limitava a fornire gli autisti.
Le spese non giustificate
Un ulteriore aspetto critico dell’indagine ruota attorno a spese che l’Ente ha sostenuto per il trasporto attraverso pullman che non sono stati effettivamente utilizzati. Questi mezzi non erano disponibili alla ditta incaricata e risultavano intestati a soggetti terzi, oltre a non essere di tipologia adeguata per il servizio richiesto. Ciò ha comportato una gestione inefficace e dispendiosa delle risorse pubbliche, sottolineando la necessità di una rigorosa verifica nella gestione dei finanziamenti pubblici.
Le responsabilità sono quindi attribuite non solo alla dirigenza dell’ente, ma anche ai soggetti coinvolti nella gestione degli appalti. Le verifiche condotte hanno portato pertanto alla diffusione dell’invito a dedurre nei confronti del presidente pro tempore, del direttore generale e di altri due responsabili, che adesso dovranno rispondere di fronte all’Autorità Giudiziaria contabile.
Prossimi passi e diritto di difesa
I presunti responsabili, come indicato nell’invito a dedurre, hanno il diritto di esaminare tutte le prove presentate e di depositare le proprie deduzioni e documenti, nonché di chiedere di essere ascoltati dalla giustizia contabile. Quest’iter giudiziario rappresenta una fase cruciale, in cui sarà fondamentale per gli indagati dimostrare la propria innocenza o, in alternativa, assumersi le responsabilità per le violazioni contestate.
La decisione della Procura rappresenta un importante passo nel monitoraggio dell’uso corretto delle risorse pubbliche, soprattutto in un ambito sensibile come quello della cultura e dell’educazione giovanile, dove ogni euro investito necessita di trasparenza e accountability. Con il proseguire delle indagini, si auspica che venga fatta piena luce sulla vicenda e che vengano attuate misure preventive che garantiscano una gestione più attenta e scrupolosa dei fondi pubblici.