Gioco a porte chiuse per i tifosi del Napoli: decisione del CASMS dopo incidenti a Cagliari

Gioco a porte chiuse per i tifosi del Napoli: decisione del CASMS dopo incidenti a Cagliari - Ilvaporetto.com

La recente decisione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive e dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive di escludere i tifosi del NAPOLI residenti in CAMPANIA dalla partita contro la JUVENTUS ha sollevato un ampio dibattito. La misura è stata adottata a seguito di incidenti verificatisi durante la partita CAGLIARI-NAPOLI presso la Unipol Domus, che hanno portato a un’inaccettabile escalation di violenza sugli spalti.

La decisione del CASMS e le sue motivazioni

Obiettivi della misura punitiva

Il CASMS ha giustificato questa decisione come una necessità di garantire la sicurezza e l’incolumità di tutti i partecipanti all’evento sportivo. Gli eventi di violenza alunesse necessitano di misure straordinarie per prevenire ulteriori disordini e per proteggere l’integrità delle gare di calcio, uno degli sport più seguiti in Italia.

Questo divieto è una risposta diretta agli incidenti accaduti a Cagliari, dove si sono verificati scontri tra le tifoserie. Il CASMS ritiene che la limitazione dell’accesso ai tifosi NAPOLETANI possa ridurre il rischio di ulteriori violenze durante la partita con i BLU e BIANCONERI. Tali restrizioni però colpiscono anche quei tifosi che non hanno preso parte agli scontri, creando un senso di ingiustizia tra i supporter.

Implicazioni della decisione per i tifosi innocenti

La decisione ha effetti diretti sui tifosi del Napoli che non sono coinvolti nel conflitto e che, per vari motivi quali impegni lavorativi o personali, non erano presenti a Cagliari. Molti di questi tifosi hanno investito tempo e risorse nella sottoscrizione della fidelity card, convinti di poter assistere alle partite della loro squadra senza alcun rischio di esclusione.

Il divieto, quindi, non solo sembra colpire i responsabili degli scontri, ma finisce per penalizzare anche chi è completamente estraneo agli eventi violenti. Questo porta a un’ampia riflessione sulla capacità degli organi competenti di gestire e prevenire situazioni di conflitto in modo equo e giusto.

Le reazioni dei tifosi e delle autorità locali

Delusione tra i supporter

I tifosi del Napoli hanno espresso un diffuso senso di frustrazione nei confronti della decisione del CASMS. Su vari canali social e forum di discussione, molti sostengono che adottare misure così drastiche è un modo errato di affrontare la situazione. Invece di punire i responsabili delle violenze, si colpiscono gli innocenti, creando malcontento e divisioni all’interno della comunità sportiva.

Molti ribadiscono la loro dedizione alla squadra e l’amore per il calcio, lamentando che la vera passione per il gioco non dovrebbe essere messa a repentaglio da azioni vandaliche di pochi individui. Si chiedono quindi quale strategia alternative possano essere messe in atto affinché si possa garantire la sicurezza degli eventi senza limitare il diritto dei tifosi di partecipare.

Le dichiarazioni delle autorità

Le autorità locali, così come i rappresentanti del Napoli, hanno espresso la loro delusione per la decisione del CASMS. La squadra ha inviato un messaggio ai tifosi per rassicurarli e sottolineare l’importanza di una pacifica partecipazione alle partite. Inoltre, ci sono stati appelli affinché venga condotta un’accurata indagine per identificare i responsabili delle violenze, manifestando la necessità di un’azione più incisiva verso i colpevoli piuttosto che l’utilizzo di misure collettive.

Il mondo del calcio italiano è chiamato, nuovamente, a riflettere su come gestire e prevenire violenze e disordini, in modo da garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti i tifosi, indipendentemente dalla loro provenienza. La questione resta aperta, con aspettative di cambiamenti e miglioramenti nella gestione della sicurezza.

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