Nella recente trasmissione “A Pranzo con Chiariello” su CRC, Giovanni Capuano, noto giornalista di Radio 24, ha offerto un’interessante analisi sugli eventi calamitati nel mondo del calcio, toccando sia temi di rilevanza arbitrale che questioni di sicurezza. Le parole di Capuano evidenziano problematiche storiche e attuali riguardanti le decisioni in campo, ma anche la percezione sociale e politica di realtà complesse come quella di Napoli. Ultimamente, il dibattito sui VAR e sull’uso della tecnologia nel calcio sta diventando sempre più centrale nelle discussioni sportive.
Errori arbitrali: il caso di Pjanic e il ruolo di Orsato
Nella trasmissione, Capuano non ha esitato a puntare il dito contro l’arbitraggio di Paolo Orsato durante una controversa partita a San Siro, dove la Juventus affrontò il Milan. Secondo Capuano, l’arbitro ha commesso gravi errori, incluso un rigore evidente non fischiato a favore della Juventus nel primo tempo. “È stata una serata da dimenticare per Orsato”, ha commentato, mettendo in luce come tali episodi possano influenzare il morale e le prestazioni delle squadre nelle stagioni successive.
Il giornalista ha approfondito l’argomento affermando che esistono errori arbitrali che hanno un impatto maggiore su una squadra rispetto ad altri, e che non tutti gli episodi negativi si traducano in vantaggi per la stessa squadra. Citando l’ottima stagione di Juventus e Napoli nel 2018, ha distinto tra la fortuna e sfortuna che le squadre possano sperimentare nel corso di una stagione, sottolineando che il calcio va oltre il semplice risultato di una partita arbitrale.
Il VAR e le procedure sperimentali: necessità di chiarezza
Spostando il focus su questioni più tecniche, Capuano ha discusso dell’implementazione del VAR e della sua eventuale evoluzione. Ha chiarito che da oltre un anno si sta sperimentando una nuova procedura, ma ha manifestato dubbi su come procedere. “Dobbiamo capire se la sperimentazione è conclusa o se ci vorrà fino al 2026 per una definitiva attuazione” ha affermato. La sua posizione contraria sulla chiamata al VAR è chiara, evidenziando che molti eventi di gioco vengono strumentalizzati, alimentando una cultura di richieste eccessive durante le partite.
Capuano ha anche messo in guardia sul rischio che ogni squadra possa approfittare sistematicamente di tale meccanismo, ottenendo rigori che non sempre riflettono la verità dei fatti di gioco. Il suo scetticismo si approfondisce ulteriormente quando parla delle aspettative delle squadre sul VAR: “Ci si aspetta di avere ragione, e questo genera pressioni inutili”, ha concluso.
Sicurezza a Napoli: questioni politiche e responsabilità sociali
Infine, Capuano ha affrontato la spinosa questione della sicurezza nel capoluogo campano, portando alla luce le dichiarazioni del calciatore Juan Jesus. Il giornalista ha suggerito che sarebbe stato più opportuno per il calciatore presentare denuncia ufficiale piuttosto che esporsi sui social. Secondo Capuano, le questioni di sicurezza a Napoli sono rimaste spesso strumentalizzate dal punto di vista politico.
Evidenziando l’importanza del rispetto per il territorio, ha fatto notare come la narrativa attorno a Napoli possa influenzare la percezione pubblica. “I personaggi pubblici sono sotto i riflettori e le loro vite sono spesso ben documentate”, ha affermato, sottolineando che, nonostante le sfide, Nesta e la sua comunità stanno cercando di affrontare e risolvere i problemi.
Capuano ha concluso esprimendo la convinzione che, nonostante le difficoltà, Napoli stia compiendo progressi significativi e che tutti, da calciatori a cittadini, debbano necessariamente comportarsi in modo responsabile, riconoscendo il valore della comunità in cui si trovano.