Giovanni Carrella, assessore ai lavori pubblici del Comune di Nola, si trova al centro di una polemica scaturita da un servizio della trasmissione televisiva “Le Iene”, trasmesso il 6 ottobre. Nel programma, è stato accusato di essere coinvolto in uno scambio di voti, a seguito di un’intervista rilasciata dal signor Giuseppe Venuso. Carrella ha deciso di fare chiarezza sulla situazione, rivelando i dettagli della vicenda e contestando le affermazioni del suo accusatore.
Il 30 gennaio 2023, Giuseppe Venuso ha presentato una denuncia che includeva anche l’accusa di voto di scambio, divulgata tramite la piattaforma WhatsApp. A seguito di tale notizia, l’assessore Carrella ha sentito la necessità di tutelare la propria immagine e, il 9 febbraio 2023, ha sporto denuncia nei confronti di Venuso per calunnia, che è stata poi integrata il 13 febbraio.
Carrella chiarisce che, nonostante le gravi accuse contenute nella denuncia di Venuso, non è stato iscritto nel registro degli indagati. Difatti, il Comune di Nola ha confermato che Carrella è stato riconosciuto come persona offesa nel reato di calunnia, il quale attualmente è ancora in fase di indagine. Queste informazioni hanno un’importanza cruciale, dato il contesto politico e le eventuali ripercussioni che lasciano intendere un grave scivolone morale e legale da parte dell’accusatore.
A seguito della trasmissione “Le Iene”, Carrella esprime la sua ferma posizione riguardo alla situazione. Sottolinea che non c’è alcuna correlazione tra quanto è stato riportato nel servizio giornalistico e i fatti reali. Secondo Carrella, le dichiarazioni rilasciate da Venuso e da altri intervistati non soltanto mancano di fondamento, ma risultano anche “fortemente lesive” della propria dignità e reputazione.
L’assessore fa riferimento alla gravità delle affermazioni mosse da Venuso, le quali, per Carrella, hanno causato un danno significativo all’immagine pubblica del suo operato. La protezione della propria reputazione, in qualità di figura pubblica, è quindi una priorità per Carrella, il quale non esita a prendere in considerazione azioni legali per far valere i propri diritti.
Di fronte a questa situazione complessa, Giovanni Carrella non esclude la possibilità di adire alle vie legali per tutelarsi e per chiarire la verità dei fatti. Ha espresso la volontà di dimostrare, attraverso il procedimento giudiziario, l’infondatezza delle accuse ricevute, avvalendosi del diritto di difesa. Le sue dichiarazioni mettono in evidenza l’importanza di un’informazione corretta e responsabile, specialmente quando si tratta di attaccare la reputazione di un pubblico ufficiale.
La vicenda non solo coinvolge Carrella, ma offre uno spaccato della realtà politica attuale, dove le accuse possono avere conseguenze devastanti su carriera e reputazione, anche quando queste sono infondate. L’assessore, dunque, attende sviluppi dal procedimento in corso, pronto a difendersi e a ripristinare la verità.