Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, il presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha espresso ottimismo sul cronoprogramma dei lavori e sull’organizzazione dell’evento. Durante la presentazione di Jannik Sinner come ambassador dei volontari, Malagò ha fornito dettagli sullo stato dei preparativi, evidenziando il coinvolgimento di diverse figure chiave, sia nel mondo dello sport che in politica.
In un contesto in cui inizialmente i lavori sembravano in ritardo, Giovanni Malagò ha annunciato che attualmente il cronoprogramma procede secondo le attese. “Partendo dal presupposto che eravamo indietro, stiamo recuperando moltissimo”, ha affermato Malagò, sottolineando l’entusiasmo e il sostegno manifestato da vari protagonisti del panorama sportivo e politico. I progressi evidenziati dal presidente del CONI sono frutto di un impegno congiunto tra le istituzioni e gli organismi sportivi, che si sono mobilitati per garantire il successo dell’iniziativa.
L’attività di monitoraggio quotidiano da parte di figure istituzionali e atleti rappresenta un elemento chiave nel garantire che tutto si svolga secondo le tempistiche previste. Malagò ha esplicitamente menzionato la sinergia tra i vigili, il CIO e le federazioni internazionali, quale ingrediente fondamentale per rispettare le scadenze stabilite.
Durante l’evento, il presidente ha anche parlato dell’importanza di avere volti noti e rispettati a rappresentare le Olimpiadi. In questo contesto, Jannik Sinner è stato scelto come ambassador della squadra dei volontari, un ruolo che non solo celebra il talento del giovane tennista, ma che serve anche a mettere in risalto l’importanza del coinvolgimento giovanile per il successo dell’evento. Sinner, già affermato nel panorama tennistico, porta con sé non solo la sua esperienza sportiva, ma anche un seguito di giovani appassionati che possono essere ispirati dall’evento.
L’inclusione di figure come Sinner nei ruoli chiave è indicativa di un approccio moderno e inclusivo, volto a coinvolgere una vasta gamma di supporter e volontari. Questo è cruciale non solo per garantire il buon andamento dell’evento, ma anche per costruire un legame più forte tra l’evento e il pubblico, rafforzando il senso di comunità e appartenenza.
Giovanni Malagò ha tenuto a chiarire il ruolo del CONI nel contesto dell’organizzazione delle Olimpiadi. “Noi rappresentiamo il comitato organizzatore che si occupa dell’evento sportivo”, ha dichiarato, distinguendo chiaramente i compiti del CONI da quelli delle autorità locali responsabili della costruzione di infrastrutture. Questa precisazione è fondamentale nel contesto di un evento di tale portata, dove le responsabilità sono suddivise tra vari attori.
Malagò ha sottolineato come, sebbene il CONI non sia direttamente responsabile della costruzione di strade o impianti sportivi, esista una connessione intrinseca tra le diverse componenti dell’organizzazione. “Siamo due facce di una stessa medaglia”, ha affermato, rimarcando l’importanza della collaborazione interistituzionale e della condivisione delle responsabilità per il buon esito dell’evento olimpico.
La gestione di un evento di questa importanza comporta una serie di responsabilità che non possono essere sottovalutate. La coordinazione tra gli enti preposti e il comitato di organizzazione sarà cruciale per affrontare le sfide che emergeranno nel percorso. Malagò ha fatto notare che, sebbene ci siano ruoli distinti, tutti i soggetti coinvolti sono soggetti a responsabilità dirette e indirette che influenzeranno il processo. Un esempio di tale responsabilità può riguardare la tempestività nelle decisioni e nell’implementazione delle infrastrutture necessarie.
L’approccio collaborativo e la comunicazione costante tra i vari soggetti coinvolti sono essenziali per assicurare che ogni aspetto, dalle strutture agli eventi sportivi, siano pronti nei tempi stabiliti. La preparazione per le Olimpiadi non è solo una questione di stadi e palazzi, ma coinvolge anche una complessa rete di operazioni logistiche che richiedono una pianificazione attenta e precisa.