L’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo, ha ufficializzato l’approvazione del calendario venatorio per la stagione 2024/25 della Regione Campania. Questo importante documento, frutto di un lavoro collaborativo con le parti coinvolte del settore, si propone di garantire un approccio equilibrato che rispetti le diverse sensibilità di tutti gli stakeholders. Il nuovo calendario rappresenta un passo significante verso la pianificazione sostenibile della fauna selvatica, in linea con le indicazioni tecnico-scientifiche e le richieste avanzate dalle associazioni e dai comitati prevalentemente dedicati a questo ambito.
Il processo di elaborazione del calendario
Un percorso condiviso e partecipato
L’approvazione del calendario venatorio ha richiesto un lungo e impegnativo processo di concertazione, che ha visto il coinvolgimento non solo degli Enti locali e delle associazioni di settore, ma anche di esperti e tecnici del settore faunistico. L’assessore Caputo ha voluto enfatizzare l’importanza di questo approccio partecipativo, sottolineando come ciascun soggetto coinvolto abbia potuto dare il proprio contributo. “Possiamo dire di avere a disposizione uno strumento partecipato e condiviso,” ha dichiarato, evidenziando l’impegno della Giunta nel garantire un’interazione produttiva tra le diverse componenti del mondo venatorio.
La nuova pianificazione venatoria
Il calendario venatorio mira a offrire un quadro chiaro e dettagliato per la stagione, rispondendo così alle esigenze di chi pratica la caccia, ma anche a quelle di chi si occupa della gestione dell’ambiente e della fauna. Come evidenziato dalla Giunta, l’obiettivo è garantire un prelievo sostenibile e accettabile, mirando a tutelare non solo le tradizioni venatorie, ma anche l’equilibrio degli ecosistemi locali. Questo sforzo di ottimizzazione è stato fissato anche dalle recenti indicazioni fornite dall’ISPRA , che ha fornito le basi per affrontare le sfide relative alla gestione faunistica nella regione.
Le disposizioni del nuovo calendario
Preapertura e aperture generali
Una delle novità più rilevanti riguarda la preapertura della caccia, che sarà consentita solo per specie opportunistiche come i corvidi e il colombaccio. Questa integrazione si inserisce nel rispetto delle norme previste dall’ISPRA e rappresenta un passo importante per garantire il controllo di specie che possono risultare dannose per l’agricoltura. La caccia generale avrà inizio alla terza domenica di settembre, mentre per quanto riguarda le specie di turdidi e beccaccia, l’apertura è programmata per ottobre, con chiusura rispettivamente nella seconda e terza decade di gennaio.
Caccia agli anatridi e cinghiali
Il calendario prevede anche una articolazione specifica per la caccia agli anatridi, che inizierà in contemporanea con la caccia generale a settembre, con chiusure differenziate stabilite tra il 20 e il 30 gennaio per le diverse famiglie di anatre. Inoltre, una significativa modifica legislativa ha esteso il periodo di prelievo per il cinghiale a quattro mesi, con aperture programmate da ottobre a gennaio. Questa misura si inserisce nel contesto di prevenzione e gestione efficiente delle popolazioni di cinghiali sul territorio, in risposta a esigenze di sicurezza e protezione delle coltivazioni.
Approccio responsabile e sostenibile
La gestione faunistica secondo le indicazioni regionali
L’assessore Caputo ha ribadito l’impegno della Giunta verso una pianificazione faunistica responsabile e sostenibile, che punti a contrastare le problematiche complesse legate alla gestione della fauna, come i danni alle colture e le emergenze legate alla peste suina africana. Il Piano Faunistico e il Calendario Venatorio sono strumenti che dovranno garantire un quadro di riferimento nell’affrontare queste sfide, concedendo al contempo una dignità e una prospettiva al settore venatorio, riconoscendo il suo valore e il suo contributo per la regione.
Riconoscimenti e ringraziamenti
Un elemento di grande importanza è stato l’enorme sostegno ricevuto dalle associazioni venatorie e dal Team Caccia, che hanno attivamente collaborato alla realizzazione del nuovo calendario. Questo spirito di sinergia e di collaborazione ha permesso di integrare evidenze scientifiche e richieste pratiche, con l’obiettivo di garantire una gestione moderna e attenta del patrimonio faunistico della Campania. L’approvazione del calendario venatorio rappresenta quindi una tappa fondamentale mentre la regione si prepara ad affrontare la nuova stagione, con la speranza di promuovere un equilibrio duraturo tra caccia e conservazione.