Nel corso degli ultimi due anni, la presenza delle forze dell’ordine al centro del dibattito politico si è fatta sempre più incisiva, ma le reali misure di sostegno sembrano latitare. Con le dichiarazioni della deputata Carmela Auriemma del Movimento 5 Stelle, emergono gravi preoccupazioni in merito alla Legge di Bilancio 2024, in particolare riguardo alle promesse mai mantenute dal governo Meloni in tema di assunzioni e rinnovo contrattuale per le forze di polizia. Questo scenario è aggravato da statistiche sempre più allarmanti sul tasso di criminalità, con rapine e furti in aumento, soprattutto nel Sud Italia.
Le promesse mancate del governo Meloni
Negli ultimi mesi, il governo di centro-destra guidato dalla Premier Giorgia Meloni ha sollevato interrogativi sulle sue reali intenzioni verso le forze dell’ordine. Secondo Auriemma, la situazione è caratterizzata da un’incombente ipocrisia: dopo mesi di retorica e promesse, quando giunge il momento di presentare la Legge di Bilancio, non c’è traccia dei fondi necessari per le assunzioni straordinarie. Un buco di 22 mila agenti, tra poliziotti e carabinieri, rimane una questione irrisolta. Le assunzioni necessarie per affrontare questa emergenza sembrano essere una priorità accantonata, con l’attuale governo che ha di fatto issato un “zero” accanto alle nuove assunzioni.
Le promesse fatte durante incontri ufficiali con i sindacati, che avrebbero dovuto portare a stanziamenti per il rinnovo dei contratti, sono ora solo un lontano ricordo. Il contratto delle forze dell’ordine è scaduto da oltre mille giorni e il clima di tensione cresce tra i lavoratori, costretti a lavorare in condizioni sempre più precarie, senza un effettivo supporto economico che possa loro garantire il giusto riconoscimento per l’impegno e i sacrifici richiesti.
L’aumento della criminalità e la sicurezza pubblica
Mentre il governo si dibatte in promesse mai realizzate, le statistiche parlano chiaro: furti, rapine e atti di violenza sono in aumento in diverse aree del Paese, creando un clima di insicurezza che preoccupa i cittadini. Alcune zone, in particolare quelle del Sud Italia, si trovano in una situazione di quasi assedio da parte della criminalità organizzata, dove la presenza delle forze dell’ordine è fondamentale per garantire una risposta efficace.
Le preoccupazioni crescono anche tra i cittadini, che avvertono la mancanza di una presenza costante e rassicurante delle forze di sicurezza. Il governo appare incapace di garantire un incremento strutturato delle risorse, continuando a rimandare e a delegare qualsiasi intervento a scelte future. La misura dell’impotenza del governo, secondo Auriemma, è rispecchiata dal ritardo nei pagamenti degli straordinari: una questione che non fa altro che aggravare la delicatezza della situazione.
Proposte del M5S per il rafforzamento delle forze dell’ordine
In risposta a questa crescente crisi, il Movimento 5 Stelle ha presentato un pacchetto di emendamenti mirato a garantire le risorse necessarie per le forze di polizia. Auriemma propone un piano di 2500 assunzioni straordinarie, con scorrimento delle graduatorie esistenti e concorsi semplificati, puntando su un rinnovato turn-over al 100% per Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco, che attualmente è fissato al 75%.
Oltre all’obiettivo di incrementare le assunzioni, il pacchetto include la richiesta di 200 milioni di euro aggiuntivi per finanziare il rinnovo contrattuale e di maggiori risorse per migliorare le dotazioni di personale e mezzi. Anche il potenziamento delle condizioni lavorative, come l’aumento della paga oraria notturna e festiva e delle prestazioni previdenziali, è al centro delle proposte avanzate.
Mentre la salute del sistema di sicurezza pubblica è sempre più compromessa, il M5S si prepara a mettere alla prova il governo e la sua maggioranza, auspicando che queste richieste vengano accolte. Molti si chiedono se il governo sarà in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e degli operatori del settore o se le promesse continueranno a rimanere nel limbo della retorica politica.