Un’importante operazione condotta dai Carabinieri di Pozzuoli ha visto diversi reparti impegnati questa mattina in un’operazione ad “Alto Impatto” in via Napoli. L’operazione si è focalizzata sul rione noto come “rione marocchini”, storico fortino del clan Di Costanzo. Questo intervento mira a contrastare l’illegalità e le attività criminali nella zona, particolarmente legate al traffico di droga, furti e estorsioni.
Nelle prime ore del mattino, uomini e mezzi dei Carabinieri hanno avviato un’operazione mirata a garantire la sicurezza e il controllo del territorio. Il rione marocchini, conosciuto per essere una roccaforte del clan Di Costanzo, è stato al centro delle perquisizioni e dei sequestri. Questa azione ha comportato l’intervento nei pressi di numerosi edifici e ha previsto controlli mirati per contrastare le attività illegali.
L’operazione è stata il risultato di un’intensa attività di intelligence condotta dai militari, che hanno monitorato le movimentazioni sospette e le segnalazioni provenienti dai cittadini. L’obiettivo principale era quello di reprimere le azioni del clan, storicamente legato al traffico di sostanze stupefacenti, oltre che a furti e estorsioni. In seno a questo intervento, sono state effettuate ispezioni ad immobili di interesse e sono in fase di raccolta ulteriori prove e informazioni.
Il coordinamento dell’operazione ha visto la partecipazione di vari reparti dell’Arma, a testimonianza dell’impegno collettivo per far fronte all’andamento della criminalità organizzata nel territorio. Gradualmente, i Carabinieri stanno cercando di ristabilire la legalità e di migliorare la percezione di sicurezza tra i residenti della zona.
Il clan Di Costanzo, attivo nell’area costiera di Pozzuoli, si è consolidato come uno dei gruppi criminali più influenti nella regione. Con origini che risalgono a diversi anni fa, ha storicamente gestito attività illecite legate principalmente allo spaccio di droga, ai furti d’auto e alle estorsioni. Il boss di riferimento, Francesco Saverio, soprannominato “o cecato”, è attualmente detenuto, ma ciò non ha impedito al clan di continuare ad operare.
Con la sua assenza, la gestione delle operazioni è stata trasferita ai suoi nipoti, che hanno mantenuto i legami con altre famiglie criminali della zona, come quelle dei boss Gennaro Longobardi e Gaetano Beneduce. Le operazioni di spaccio di sostanze stupefacenti si sono intensificate in diverse zone, da Dazio a via Matteotti, cercando di espandere e consolidare un controllo sulla distribuzione di droghe nella zona.
Le estorsioni, denominate “cavallo di ritorno”, rappresentano un’altra significativa fonte di entrate per il clan, pratiche che implicano il recupero di beni rubati a fronte di pagamenti da parte delle vittime. Queste attività criminose hanno contribuito a generare un clima di paura e intimidazione tra i residenti, rendendo necessarie le operazioni di polizia. L’operato delle forze dell’ordine è quindi essenziale non solo per la repressione delle attività illecite, ma anche per il recupero di un normale vivere civile per la popolazione locale.
L’azione di stamattina rappresenta un passo importante per contrastare la criminalità e per sostenere la lotta contro i clan che operano nella zona, con l’obiettivo di ripristinare la sicurezza e la legalità a Pozzuoli.