Gravi accuse contro il Pomigliano CF: il rapporto di FIFPro denuncia negligenza e molestie

Gravi accuse contro il Pomigliano CF: il rapporto di FIFPro denuncia negligenza e molestie - Ilvaporetto.com

Un recente rapporto della FIFPro, il sindacato mondiale dei calciatori e delle calciatrici, ha sollevato scosse nel mondo del calcio femminile italiano, rivelando una serie di irregolarità e comportamenti inaccettabili da parte del Pomigliano CF. Fondata nel 2019, la squadra ha partecipato alla Serie A dal 2021/22 fino alla stagione 2023/24, quando ha deciso di non iscriversi al torneo. Le rivelazioni descrivono una realtà inquietante, che spazia da contratti falsificati a negligenza medica, fino a molestie e aggressioni fisiche.

Contratti falsificati e stipendi trattenuti

Denunce di abuso contrattuale

Il rapporto di FIFPro suggerisce che diverse calciatrici del Pomigliano hanno subito l’abuso di falsi contratti e firme contraffatte. Le atlete, attraverso dichiarazioni anonime, hanno evidenziato che il club ha sistematicamente trascurato le loro esigenze finanziarie. In particolare, una giocatrice, identificata come ‘Player A’, ha raccontato che il Pomigliano minacciava azioni legali se non si fosse presentata in campo, nonostante un grave infortunio. Ha inoltre denunciato ritardi nei pagamenti degli stipendi, rendendo difficile per le calciatrici soddisfare le proprie necessità quotidiane.

Situazioni insostenibili

Le testimonianze ricevute mostrano un quadro desolante in cui il Pomigliano non solo non rispettava le scadenze salariali, ma lasciava le giocatrici in una situazione di incertezza economica. Ci sono stati casi di calciatrici che, dopo aver richiesto assistenza al Sindacato Italiano Calciatori , hanno subito ritorsioni. L’incredulità tra le atlete cresceva ogni mese, come evidenziato dall’anonima ‘Player A’, che ha dovuto affrontare questa pressione economica oltre al suo infortunio.

Negligenza medica e cure inadeguate

Assistenza insufficiente agli infortuni

Il rapporto della FIFPro non si limita alle irregolarità amministrative, poiché traccia anche un quadro di negligenza medica. La calciatrice identificata come ‘Player B’ ha dichiarato di non aver ricevuto alcuno stipendio per l’intera stagione e di aver subito infortuni necessari a un recupero professionale che non è stato seguito con attenzione. I racconti di giocatrici che descrivono la carenza di strumentazioni e servizi medici adeguati rendono chiaro che la salute delle atlete veniva sacrificata.

L’importanza della salute atletica

Le calciatrici hanno denunciato il fatto che il club non avesse personale adeguato per la gestione degli infortuni. Ciò ha portato a situazioni di grave rischio per la salute, evidenziando un disinteresse preoccupante per il benessere delle giocatrici. Secondo ‘Player B’, l’assenza di comunicazione e decisioni ritardate portava a diagnosi errate o trascurate.

Molestie e comportamenti inappropriati

Testimonianze sulle molestie

Il report ha portato alla luce anche episodi di molestie, con specifici riferimenti a un individuo legato alla proprietà del club. Una giocatrice, identificata come ‘Player D’, ha raccontato in modo dettagliato come, nonostante i suoi ripetuti rifiuti, l’uomo in questione continuasse a cercarla, manifestando comportamenti inappropriati. Questo scenario ha gettato ulteriori ombre sulla cultura lavorativa all’interno del Pomigliano CF.

Un contesto di paura e intimidazione

La situazione non si è fermata ai semplici approcci inappropriati; ‘Player D’ ha riportato un episodio in cui l’uomo è entrato nel suo appartamento senza preavviso, suscitando tra le calciatrici un clima di paura e diffidenza. Queste denunce hanno fatto emergere un ambiente di lavoro ostile e insalubre, in cui le atlete si sentivano vulnerabili.

Chiamata all’azione e possibili cambiamenti

Il futuro del calcio femminile a Pomigliano

Le gravi penalità e le questioni legate alla gestione del Pomigliano CF sollevano interrogativi sul futuro del calcio femminile nel club. Le atlete concordano sull’importanza di una ristrutturazione non solo nelle pratiche di gestione, ma anche nella creazione di un ambiente sano e professionale. Le calciatrici auspicano che, qualora il club decida di ripartire, possano essere istituiti normativi chiari che tutelino i diritti di chi lavora nel settore.

L’importanza della vigilanza

La FIFPro ha ribadito l’importanza di un’adeguata sorveglianza e regolamentazione nel mondo del calcio femminile, suggerendo che l’attenzione delle autorità competenti sia indispensabile per prevenire simili abusi in futuro. La verità emersa da Pomigliano potrebbe rappresentare uno spartiacque per garantire il rispetto delle atlete e la loro dignità.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *